Lascia la prefetta Romilda Tafuri

Sardegna
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Dalle Olimpiadi di Torino ai salvataggi per l'alluvione del 2018

di Manuel Scordo

"Mi sono sempre considerata una persona fortunata, ho avuto la possibilità di fare un lavoro che mi è sempre piaciuto, un lavoro che consente di aprirsi agli altri, al mondo e, con il contributo di tutti, ci dà modo di essere vicini alle persone dove c'è più bisogno. Servire lo Stato, la Repubblica, è un grandissimo onore, sono la le nostre istituzioni, la nostra comunità locale e nazionale". Così la Prefetta di Cagliari, Romilda Tafuri, parla della sua carriera. Tra qualche giorno lascerà l'incarico per andare in pensione.

"Indubbiamente la mia vita personale nei vari trasferimenti è stata sacrificata - confessa all'ANSA - adesso continuerò ad essere figlia (ho una madre anziana a cui voglio un bene dell'anima e a cui devo grande riconoscenza), mamma e moglie". Nata a Salerno il 25 novembre del 1953 e laureata con lode in Giurisprudenza nel 1977, è entrata in servizio il 6 aprile del 1981 alla Prefettura di Torino. Nel capoluogo piemontese è rimasta fino al 2008 ricoprendo diversi incarichi, tra i quali la direzione dell'ufficio elettorale, ma soprattutto dal 1996 al 2008 ha svolto le funzioni di presidente della Commissione provinciale di vigilanza, in occasioni di eventi importanti come le Olimpiadi del 2006.

"Un momento particolarmente emozionante ed esaltate - racconta la Prefetta - l'ho vissuto negli ultimi giorni prima della manifestazione internazionale quando, nelle ultime ore, abbiamo dato l'agibilità alle strutture olimpiche: sapevamo che avevamo gli occhi del mondo puntati su di noi. È stato un momento molto impegnativo di cui sono orgogliosa". Dall'ottobre del 2008 Tafuri ha svolto le funzioni di viceprefetta vicaria a Genova, reggendo poi la Prefettura quale sede vacante dal 2009 al 2010 anno, in cui è stata nominata Prefetta di Rovigo. Nel 2012 ha rivestito identico incarico ad Alessandria.

Nell'agosto del 2018 l'approdo a Cagliari. "È stata una esperienza molto intensa - sottolinea - sia professionalmente che umanamente. È stata anche molto impegnativa. Mi prendono sempre in giro dicendomi che io attiro il lavoro, ma credo che bisogna essere contenti. Ogni impegno è una occasione per accrescere la professionalità". Tanti i momenti che la Prefetta porterà nel cuore, tante le persone, tantissimi i ricordi. "Il periodo trascorso a Cagliari è stato davvero intenso - ribadisce Tafuri - ricordo con particolare emozione la notte dell'alluvione dell'ottobre 2018 nel Cagliaritano. Eravamo tutti seduti attorno al tavolo del Centro coordinamento soccorsi.

C'era la famiglia dispersa ad Assemini: ho stimolato io il sorvolo con l'elicottero dell'Aeronautica. Fortunatamente il pilota conosceva la zona ed è riuscito a salvare il capofamiglia tirandolo su con il verricello. Abbiamo seguito tutto in diretta: devo dire che quando è avvenuto il salvataggio alcuni di noi si sono commossi. Ma è solo uno degli episodi, poterò con me tantissimi ricordi di questo percorso fatto in Sardegna".

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