Fabbrica bombe: protesta alla Farnesina

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Pacifisti, "per legge è vietato vendere armi a Paesi in guerra"

Nuova mobilitazione dei pacifisti per protestare contro la vendita delle bombe italiane. Anche Sardegna pulita, associazione ecopacifista che chiede la riconversione della fabbrica di ordigni bellici a Domusnovas, nel Sulcis, questa mattina era presente a Roma davanti alla Farnesina per un sit-in con bandiere, manifesti e striscioni.
    "Quello che chiediamo - spiega all'Ansa il portavoce Angelo Cremone - è poter incontrare la dirigenza dell'Uama (Unità autorizzazioni materiali armamenti). Vogliamo sapere in quale quadro normativo possono essere inserite le autorizzazioni alla vendita delle bombe. Giusto per il rispetto della chiarezza e della trasparenza. Vogliamo che mettano nero su bianco".
    Una richiesta ribadita in un manifesto che si apre con un appello: "Basta crimini contro l'umanità con le bombe sarde". Il cartellone prosegue con l'elenco delle massime cariche dello Stato (presidente del Consiglio, della Camera, del Senato, ministri) affiancato dalla parola "tace".
    Il sit-in è cominciato alle 11 e si è concluso alle 13. "La legge - ha spiegato Cremone - dice che è vietato vendere bombe ai Paesi in guerra".
    Non è la prima mobilitazione. E probabilmente non sarà l'ultima. Gli ecopacifisti di Sardegna Pulita sono già stati davanti all'ambasciata dell'Arabia Saudita e di fronte a Montecitorio, giusto per citare le più importanti tappe romane.

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