Turismo: il Nuorese punta sulla cultura

Sardegna
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Distretto culturale, insieme musei, storia e siti archeologici

di Maria Giovanna Fossati

I musei, la storia e i siti archeologici in rete per far incontrare le realtà culturali e quelle produttive, in un territorio, il Nuorese, forte di numerosi attrattori, a cominciare dalle tradizioni culturali e con un passato glorioso, quello dell'"Atene della Sardegna", come raccontato dal Premio Nobel Grazia Deledda. E proprio a questo incontro mira l'Associazione Distretto culturale del Nuorese, nata qualche anno fa con alcuni dei luoghi della cultura più importanti del territorio - dal Man al Museo Ciusa, all'Isre alla casa natale di Grazia Deledda,al complesso Nuragico Su Romanzesu, al Museo delle Maschere Mediterranee fino all'Acquario di Cala Gonone - per valorizzare il patrimonio culturale e rilanciare la produttività del territorio. In questi giorni il Tavolo dei musei, l'organismo che programma l'attività annuale, invita rappresentanti di enti, Fondazioni, Cooperative che gestiscono i luoghi della cultura ad aderire al progetto per il 2019. Per l'adesione c'è tempo fino al 21 gennaio.

"Aver messo in rete alcuni dei nostri musei è stato un primo importante risultato che ora si sta consolidando - ha detto all'ANSA il presidente dell'Associazione, Agostino Cicalò -. Il nostro lavoro ci sta dando ragione: all'inizio della stagione turistica 2018 abbiamo proposto la Mappa con la quale individuare i paesi del distretto e visitare i presidi culturali, all'interno c'erano i coupon da consegnare alla visita per ottenere la scontistica dedicata. La risposta è stata ottima e ha stimolato visite plurime nei circa 20 luoghi della cultura attualmente in rete. Ora abbiamo bisogno di nuove adesioni per progettare la nuova mappa, solo così si può fare sistema e crescere". Il Distretto culturale si muove a tutto campo per reperire finanziamenti e creare le infrastrutture adeguate: "A giorni ci sarà la sottoscrizione della convenzione con la Regione nell'ambito del Piano di Rilancio del Nuorese - ha proseguito Cicalò - un progetto che ha dedica a noi 2 milioni e 200 mila per gli interventi infrastrutturali: mappe, segnaletica, percorsi digitali. In campo c'è anche un progetto di 500mila euro finanziato dalla Fondazione Sardegna. Dobbiamo essere bravi a massimizzare le ricadute con procedure trasparenti, dando così lo stimolo ai tanti operatori e alle nostre comunità di partecipare e a beneficiare delle ricadute, affinché si inneschi quel circolo virtuoso indispensabile perché il settore decolli".

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