Da Euro 0 a Euro 6: cosa prevedono gli standard europei sulle emissioni dei veicoli

Ambiente
(Getty Images)
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Dal 1993 la Comunità europea ha introdotto una serie di classificazioni sull’inquinamento prodotto dai mezzi di trasporto. Sempre più restrittive, le regole per controllare le emissioni riguardano motori diesel e benzina di auto e moto

Nel corso degli anni, la Comunità europea ha stabilito una serie di standard, sempre più restrittivi, sulle emissioni inquinanti dei veicoli. Per farlo, ha emanato diverse direttive che disciplinano la questione e individuano le categorie a cui appartengono i vari mezzi di trasporto. La carta di circolazione di ciascun veicolo riporta i riferimenti necessari per sapere a che categoria appartiene. Questa dipende da quale standard Euro è stato applicato dalla casa costruttrice a quel mezzo.

Le categorie per le auto: Euro 0, 1 e 2

Per quanto riguarda le auto, le categorie introdotte vanno dalla Euro 0 alla Euro 6. Queste dipendono, appunto, dalla relativa direttiva europea e dall’anno in cui è stata emanata. Le Euro 0 sono le auto prodotte fino al 1992 e non hanno nessuna norma di riferimento. Rientrano in questa categoria tutti i veicoli a benzina senza catalizzatore e quelli "non ecodiesel". Visto che sono altamente inquinanti, in molte città non possono circolare. Dal 1993 si iniziano invece ad adottare le normative europee, stabilendo i primi standard sull’inquinamento con la categoria Euro 1. Da quell’anno, i produttori sono obbligati a montare sui nuovi veicoli la marmitta catalitica e a usare l'alimentazione a iniezione nei motori a benzina. Il passo successivo arriva nel 1997, quando la normativa ha imposto modifiche per la riduzione delle emissioni inquinanti differenziate tra i motori a benzina e i diesel. Questi ultimi, infatti, devono rispettare i limiti anche delle emissioni di polveri sottili (particolato) che invece i benzina non producono, se non in minime quantità.

Da Euro 3 a Euro 6

Si cambia ancora nel 2001, quando entrano in vigore le norme che stabiliscono la categoria Euro 3. Dal 1°gennaio di quell’anno, le case costruttrici devono installare sulle auto un sistema chiamato Eobd (European On Board Diagnostics), che monitora lo stato dei sistemi di bordo che, se rotti, possono portare a un aumento delle emissioni. Nel 2006 è poi la volta della categoria Euro 4, con limiti ancora più severi. Anche se in qualche caso era già presente sulle Euro 3, il filtro antiparticolato (che serve per abbattere le emissioni di polveri sottili) comincia a diffondersi sulle auto a motore diesel Euro 4. Il filtro diventa poi obbligatorio per tutte le auto diesel con la normativa Euro 5, che restringe ulteriormente anche le emissioni delle auto benzina. Infine, la normativa a oggi vigente, entrata in vigore nel 2014, è quella Euro 6. Rientrano in questa categoria anche i motori ibridi a energia elettrica oppure con motore completamente elettrico.

Le norme per moto e motorini fino a Euro 4

Per quanto riguarda moto e ciclomotori (i cosiddetti motorini o cinquantini), le categorie in vigore vanno dalla Euro 1 alla Euro 4. Il primo standard per i veicoli a due ruote è entrato in vigore nel 1999, superato poi dalla categoria Euro 2 nel 2002 (per i ciclomotori) e 2003 (per i motocicli). Il successivo passaggio è stato dalla Euro 3 (in vigore dal 2006) alla Euro 4, divenuta legge dal 1° gennaio 2016 per le moto di nuova fabbricazione e dal 1°gennaio 2017 per le moto già in produzione. Per i ciclomotori la norma è scattata un anno dopo: dall’inizio del 2018 anche i cinquantini hanno dovuto adattarsi. Con la Euro 4 c’è stata una diminuzione superiore al 40% di inquinanti emessi dallo scarico e si è avuta una prima introduzione del sistema di diagnostica Obd. Secondo il portale moto.it, la riduzione delle emissioni dalla Euro 3 alla Euro 4 è di circa quattro volte. In più, con l’introduzione di quest’ultimo standard, diversi mezzi sono usciti dal mercato perché non più in grado di rispettare le regole. Ma un ulteriore aumento delle restrizioni è previsto per il 2020, quando dovrebbe entrare in vigore la normativa Euro 5. Limiti più stringenti per le emissioni inquinanti e per la rumorosità dei mezzi verranno applicati a tutti i nuovi motorini e alle moto. Il sistema Obd passerà inoltre dal livello 1 previsto al momento a un livello 2.  

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