One Water, in Italia l'uso delle acque reflue per affrontare la crisi idrica è marginale
AmbienteCreare uno spazio per affrontare le sfide e le opportunità per la gestione dell’acqua nel Mediterraneo è l'obiettivo di One Water, il comitato promotore del Forum Euromediterraneo dell'Acqua che si svolgerà ad ottobre del 2026 a Roma
Secondo i dati raccolti da One water, in Italia il riuso delle acque reflue è marginale e concentrato in poche zone agricole. Le barriere non sono solo economiche e tecniche ma anche normative e culturali. One Water è il comitato promotore del primo Forum Euromediterraneo dell'Acqua che si svolgerà nell’ottobre 2026 a Roma.
Sono necessari interventi infrastrutturali, culturali e normativi
"Con il Forum Euromediterraneo dell’Acqua, vogliamo aprire un dibattito serio e strutturato su questi temi, mettendo al centro non solo le infrastrutture e le tecnologie, ma anche la governance e le regole del gioco. È ora di superare i ritardi che ci separano dalle esperienze più avanzate" ha sottolineato Emilio Ciarlo, Direttore Generale del comitato di One Water, presentando l’appuntamento in programma a Roma nell’ottobre 2026. "In Italia solo il 2-3% delle acque reflue trattate viene riutilizzato, contro il 90% della Spagna in alcune regioni. Un ritardo che non è solo infrastrutturale ma anche culturale e normativo, con la questione della tariffazione che ancora oggi frena lo sviluppo del riuso, rischiando di compromettere la gestione sostenibile della risorsa idrica nei prossimi anni” ha aggiunto Mauro Grassi di One Water, intervenendo a Tunisi nel corso del Tunisia Regional Meeting. Durante il meeting regionale che ha riunito nella capitale tunisina una quarantina di rappresentanti dei governi, si è discusso delle strategie nazionali per le future sfide dell’acqua. Dai dati emersi, il riuso è la strategia principale di paesi come Tunisia, Algeria, Marocco che pianificano nei prossimi venti anni di trattare percentuali molto alte di acqua e di arrivare a riutilizzarne anche il 50 - 60 % in agricoltura cosi come per usi civili e industriali.
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Dal MED Water Lab 2025, come rafforzare la gestione delle risorse idriche
L'obiettivo è quello di lavorare alle sfide e alle opportunità per la gestione dell’acqua nel Mediterraneo allargato, nell’ambito del progetto ONE Water che vede il supporto attivo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Questo è stato il focus della due giorni di meeting focalizzati sulla sicurezza idrica nei Balcani, tenutasi nella sede del Ciheam di Bari e poi alla Fiera del Lavante nell’ambito dell’iniziativa "Med water Lab 2025". In questo scenario si inserisce anche il Programma Tanit, parte integrante del Piano Mattei, che vede proprio la Tunisia come protagonista nello sviluppo di nuove pratiche di recupero delle acque reflue a sostegno di un’agricoltura più sostenibile in tutto il Mediterraneo. "Il progetto Tanit" ha spiegato Biagio Di Terlizzi del Ciheam Bari "rappresenta un’occasione unica per rafforzare la cooperazione euromediterranea, con la Tunisia al centro di questo percorso, e il Ciheam Bari avrà un ruolo importante nella fase di applicazione del programma, favorendo la diffusione di modelli agricoli resilienti e innovativi”.