Il clima fa più paura, ma ci si informa meno

Negli ultimi tre anni l’impatto della crisi climatica sulla vita delle persone è cambiato molto e c’è una crescente percezione del pericolo sempre maggiore di essere vittime di eventi climatici estremi, come inondazioni, incendi incontrollati e caldo estremo. Allo stesso tempo, questa consapevolezza non ha portato le persone a interessarsi di più ai cambiamenti climatici, né tantomeno a informarsi di più e cercare notizie, anzi, sta succedendo l’opposto. Queste sono le conclusioni di un ampio studio della University of Oxford e del Reuters Institute , che ha interessato otto paesi: Stati Uniti, Brasile, Francia, Germania, Giappone, India, Pakistan, Regno Unito. Ci si informa meno, soprattutto in Occidente Una delle prime conclusioni a cui arriva l’analisi è che rispetto al 2022 c’è un minore interesse per le notizie che riguardano il clima, in tutti i Paesi analizzati. Questo è vero soprattutto in Germania e negli Stati Uniti, e non a caso nell’ultima campagna elettorale americana si è parlato molto di quanto i cambiamenti climatici siano quasi scomparsi dal dibattito pubblico, dopo essere stati uno dei temi chiave del 2020. Oggi, come nel 2022 in Germania, Stati Uniti e Francia le persone sono meno interessate alle notizie sulla crisi climatica rispetto anche alle notizie di attualità politica in generale. L’esatto opposto avviene però nei paesi del cosiddetto sud del Mondo , i più colpiti dalle conseguenze del riscaldamento globale. In India tre persone su quattro si definiscono interessate alle notizie sul clima. La crisi della fiducia nella politica Il minore interesse nelle notizie sul clima va di pari passo con una minore fiducia nei media, quando questi parlano di temi legati al riscaldamento globale. Su questi argomenti la voce più autorevole è sempre considerata quella degli scienziati, e la loro credibilità, secondo questa indagine, è in crescita. I politici sono invece considerati una delle fonti meno affidabili e la loro credibilità rispetto al 2022 è in calo. Dietro alla politica ci sono solo celebrità e leader religiosi. Alla politica si rimprovera anche una scarsa efficacia e un impegno insufficiente. Una larga maggioranza degli intervistati sostiene che governi, partiti ed eletti stiano facendo troppo poco nella lotta ai cambiamenti climatici . Va un po’ meglio ai media e agli scienziati , ma anche il loro impegno è considerato troppo blando. Al contrario quando si parla degli attivisti l’opinione è che stiano facendo troppo . Il clima, le alluvioni e il caldo estremo fanno sempre più paura Come anticipato nelle prime righe, già oggi i cambiamenti climatici hanno un impatto severo sulle vite delle persone, soprattutto quando si parla di eventi estremi. Più della metà degli intervistati afferma di aver avuto esperienza di ondate di calore, ma sono molto diffuse anche le inondazioni , siccità , incendi e uragani . Non solo un’ampia fascia della popolazione indagata ha vissuto esperienze di clima estremo, ma c’è la netta sensazione che la situazione stia peggiorando, soprattutto quando si parla di caldo estremo e inondazioni. Questi eventi estremi hanno ricadute percepite anche sulla vita dei singoli intervistati. Il 63% di loro ritiene di essere più a rischio di subire ondate di calore, il 56% pensa di essere meno al sicuro da alluvioni rispetto al passato. Contemporaneamente, non c’è soddisfazione per come i governi stanno affrontando le catastrofi climatiche. Per tutti i tipi di eventi indagati, la percentuale di persone che pensa che il proprio governo stia gestendo meglio la situazione è simile a quella di chi ritiene che stia facendo un lavoro peggiore rispetto agli anni scorsi.

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