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Giornata internazionale pipistrelli, ecco i falsi miti da sfatare sul mammifero volante

Ambiente

L'iniziativa, che cade nell'ultimo weekend di agosto, è l'occasione per condividere informazioni sui mammiferi volanti, cercando anche di sfatare leggende e falsi miti sui pipistrelli

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Il 26 agosto 2023 è la giornata internazionale dedicata ai chirotteri, comunemente noti come pipistrelli. L'iniziativa, che cade l'ultima notte di agosto (quindi nel 2023 tra il 26 e il 27 agosto) e che si svolge dal 1997, è l'occasione per le associazioni che si occupano degli animali di condividere informazioni sulla vita e sulle necessità di questi mammiferi volanti, cercando anche di sfatare leggende e falsi miti sui pipistrelli. La ricorrenza rientra nel progetto Eurobats, l'accordo sulla conservazione delle popolazioni di pipistrelli europei, un trattato internazionale che vincola gli Stati che ne fanno parte alla conservazione dei mammiferi nei loro territori. È stato firmato nel 1991 sotto gli auspici della Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie di animali selvatici (Cms), con l’accordo che è entrato in vigore nel 1994.

Leggende e falsi miti

Intorno ai pipistrelli sono stati costruiti spesso falsi miti e leggende legati alla loro fama "sinistra", alimentata da letteratura horror e film sui vampiri che li rappresentano come messaggeri di morte o simboli del demonio, assetati di sangue. Ma si tratta appunto di falsi miti e leggende. La convinzione più diffusa, è che i chirotteri si attaccano ai capelli. In realtà, i pipistrelli non si infilerebbero mai volontariamente nelle capigliature degli umani, si tratterebbe probabilmente di un’esperienza negativa più per i pipistrelli che per noi. E se qualcuno per farci un dispetto ci infilasse un pipistrello nei capelli, per liberarsene non sarebbe certo necessario radersi a zero, ma basterebbe semplicemente rimuovere l’animale come se ci si trovasse tra i capelli una farfalla o una foglia. Inoltre, l'urina dei pipistrelli non fa cadere i capelli.

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Miti da sfatare

Un aspetto importante da chiarire è che i pipistrelli non si nutrono abitualmente di sangue umano. Delle oltre 1100 specie di pipistrelli esistenti sul pianeta solo tre si nutrono di sangue, vivono in Centro e Sud America e si concentrano su bestiame e uccelli. Inoltre, a differenza di quanto spesso si crede, i chirotteri non sono ciechi, i loro occhi funzionano perfettamente. Le specie che vivono in Europa, tutte dotate di ecolocalizzazione, si fidano molto di più del loro ‘sonar’ perché è uno strumento estremamente preciso e in grado di fornire molte più informazioni sull’ambiente circostante di quanto possa la normale vista, per cui, anche in condizioni di luce o penombra, emettono comunque ultrasuoni. I pipistrelli sono mammiferi ma non appartengono all’ordine dei roditori e nemmeno sono in grado di rosicchiare materiali di qualsiasi tipo. Inoltre, le specie europee non si scavano una tana, né si fabbricano un nido e non alterano il loro rifugio in nessun modo con l’asportazione o l’accumulo di materiale, eccezion fatta per le loro deiezioni. Infine, non sono animali sporchi, sono animali pulitissimi che, come i gatti, si puliscono da soli. Alcuni, poi, come il pipistrello coloniale, si puliscono persino a vicenda, un po’ come le scimmie che fanno grooming.

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