Estate, rischio caldo record nel 2023-2024 per il ritorno di El Niño

Ambiente

“La probabilità di ottenere un anno più caldo, sia a livello globale che in Europa, aumenta ogni anno a causa dell'aumento dei livelli di gas serra”, afferma Samantha Burgess del Copernicus Climate Change Service, che ha compilato i dati per il rapporto annuale “The European State of the Climate”

È stato il secondo anno più caldo mai registrato. Il 2022, con 0,9 gradi al disopra del periodo 1991-2020 si aggiudica la medaglia d’argento nella lista degli annus horribilis. La temperatura media dell’ultimo quinquennio è stata di 2,2 °C al di sopra dell’era preindustriale e quella che abbiamo vissuto l’anno scorso è stata l’estate più bollente di sempre con picchi di 8 °C superiori alla media in Groenlandia e oltre 5 chilometri cubi di riduzione dei ghiacciai alpini (l'equivalente di un calo di altezza di 3,5 metri). A rivelare i dati, drammatici e allarmanti, è il rapporto annuale The European State of the Climate.

El Niño porta la temperatura ai massimi a livello globale

“La probabilità di ottenere un anno più caldo, sia a livello globale che in Europa, aumenta ogni anno a causa dell'aumento dei livelli di gas serra”, afferma Samantha Burgess del Copernicus Climate Change Service, che ha compilato i dati per il rapporto. "Se immaginate un mazzo di carte in cui le carte nere sono gli anni più freddi e quelle rosse i più caldi, allora l'effetto del riscaldamento globale è come rimuovere le carte nere dal mazzo ogni anno e sostituirle con quelle rosse”. “Stiamo per entrare in una fase di El Niño, l’oscillazione climatica nel Pacifico che tipicamente porta a massimi di temperatura a livello globale” ha detto al Corriere della Sera Carlo Buontempo, direttore del Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus. “Ci aspettiamo fra il 2023 e il 2024 nuovi record. A livello europeo, le previsioni sono più incerte, ma il trend è di una temperatura in continuo aumento. Se fossi un giocatore d’azzardo scommetterei su un’estate molto calda”

A Man washing his face with water at a roadside water pipeline during high temperature weather day in Dhaka, Bangladesh, on April 10, 2023 (Photo by Mamunur Rashid/NurPhoto via Getty Images)

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I dati del Rapporto

Nessun angolo d'Europa è uscito indenne dalle condizioni estreme del 2022. Le alte temperature e le lunghe ore di sole hanno portato le concentrazioni di ozono superficiale a raggiungere livelli potenzialmente dannosi in gran parte del Vecchio Continente. Nell'Europa occidentale, le temperature massime estive sono state di ben 10°C superiori alla media e, per la prima volta nella storia, le temperature nel Regno Unito hanno raggiunto i 40°C. In tutta l’area meridionale, le ondate di caldo hanno portato a un numero record di giorni con uno stress da caldo molto forte, con temperature comprese tra 38°C e 46°C. Situazione analoga anche nell’Artico dove, secondo il rapporto, il 2022 è stato il sesto anno più caldo mai registrato con alcune aree delle Svalbard che hanno registrato temperature di 2,5°C sopra la media. 

epa09545754 Nature and industry in Moerdijk, the Netherlands 25 October 2021. The risks associated with climate change have also increased for the Netherlands, the KNMI warns in a research report. For example, the sea level on the Dutch coast may rise faster than previously expected and the risk of heavy showers in the summer will increase. The country may also be faced with drought more often than according to previous calculations. During the COP26 climate summit taking place from 31 October to 12 November 2021 in Glasgow, climate change will be discussed and how the objectives of the climate agreement can be achieved.  EPA/ROB ENGELAAR

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