Clima, report Ipcc: "Adottare subito strategie per ridurre emissioni"

Ambiente

Secondo lo studio dell'Intergovernmental Panel on Climate Change, se non verranno adottate strategie di mitigazione delle emissioni sarà praticamente impossibile raggiungere gli obiettivi delineati dagli Accordi di Parigi e mantenere al di sotto di 1,5° C l'aumento medio delle temperature globali

Se non verranno adottate strategie di mitigazione delle emissioni sarà praticamente impossibile raggiungere gli obiettivi delineati dagli Accordi di Parigi e mantenere al di sotto di 1,5° C l'aumento medio delle temperature globali. Questo quanto emerge dal sesto rapporto dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc), l'organismo delle Nazioni Unite istituito in relazione ai cambiamenti climatici.

Lo studio

Pubblicato oggi, il nuovo documento evidenzia la necessità di intraprendere azioni immediate, mirate e ambiziose. "Se non riusciremo a elaborare una strategia efficace - dichiara Peter Thorne della Maynooth University in Irlanda, parte del team che ha redatto il rapporto - potremmo addirittura superare i 2°C di incremento delle temperature medie rispetto ai livelli preindustriali. La soglia di 1,5° C potrebbe essere raggiunta inevitabilmente entro la prima metà del prossimo decennio. Il modo in cui risponderemo all'emergenza climatica determinerà la possibilità di stabilizzarsi intorno a questi valori o peggiorare la situazione".

Gli obiettivi

"Ridurre le emissioni al 50 per cento rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030 - aggiunge Chris Jones del Met Office del Regno Unito, altra firma del paper - si tradurrebbe in un 50 per cento di possibilità di rimanere al di sotto degli obiettivi delineati dagli Accordi di Parigi". Tra le difficoltà principali, gli autori evidenziano la necessità di rimuovere enormi quantità di anidride carbonica dall'atmosfera. Tale proposito, osservano gli studiosi, sembra assolutamente utopistico sulla base delle tecnologie di cui si dispone attualmente. "Non siamo in grado di rimuovere i gas serra nel modo in cui sarebbe auspicabile - sottolinea Camilla Mathison, collega e coautrice di Jones - gli effetti dei cambiamenti climatici sono già evidenti e si manifestano nell'incremento della frequenza e dell'intensità degli eventi estremi, come le ondate di caldo o di siccità, le precipitazioni ingenti o l'insicurezza idrica e alimentare che attanaglia moltissime persone. Alcune delle conseguenze che sperimenteremo nei prossimi anni potrebbero non essere reversibili anche se riusciremo a raffreddare il pianeta".

Le conseguenze dei cambiamenti climatici

Gli scienziati sottolineano poi la profonda iniquità degli impatti associati all'emergenza climatica. "I responsabili dei problemi climatici - scrivono gli esperti - non sono gli stessi che ne subiscono le conseguenze". Secondo quanto emerge dall'indagine, inoltre, esistono diverse opzioni percorribili per ridurre le emissioni di gas climalteranti, ma è assolutamente necessario agire nel più breve tempo possibile. "L'integrazione di un'azione per il clima efficace ed equa non solo ridurrà le perdite e i danni alla natura e alla popolazione - sostiene Hoesung Lee, presidente dell'Ipcc - ma porterà a benefici più ampi. Il nostro rapporto sottolinea l'urgenza di intraprendere azioni più ambiziose e dimostra che, se agiamo ora, possiamo garantire un futuro vivibile e sostenibile per l'umanità. Secondo i nostri calcoli, una conservazione equa ed efficace del 30-50 percento delle terre emerse, degli oceani e delle acque dolci potrebbe assicurare il benessere del pianeta".

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