Si è iniziata a preoccupare per l’ambiente durante una vacanza in Iran quando, alzando gli occhi al cielo, si è accorta che le stelle non erano visibili a causa dell’inquinamento
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Se Greta Thunberg ha deciso di non andare alla COP27 di Sharm El Sheik ritenendola soltanto un’operazione di greenwashing, Sophia Kianni non è mancata all’appuntamento per confrontarsi con i leader mondiali. Attivista per l’ambiente americana con origini iraniane ed ex coordinatrice di Fridays For Future (il movimento di Greta), Kianni è stata nominata “advisor per il clima” dal Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres.
Ha fondato una sua no profit
Spigliata e battagliera Sophia Kianni studia scienze del clima e politiche pubbliche alla Stanford University e ha fondato una no profit, Climate Cardinals, composta da 8mila volontari in oltre 40 Paesi che traducono informazioni sul clima in oltre 100 lingue.
Negli anni ha tenuto discorsi in diverse università, tra cui la Columbia University, la UC Berkeley, la Emory University e la Harvard University e i suoi articoli sono stati presentati su Forbes, CNN, Business Insider, BBC, The Guardian, NBC e Washington Post. Ha organizzato una Global Youth Consultation e ha pubblicato un rapporto delle Nazioni Unite con 6 richieste chiave per i leader mondiali. Un curriculum di tutto rispetto per farsi portavoce della lotta al cambiamento climatico.