Il premier alla conferenza sul clima di Milano: "Agire ora è una necessita, se lo facciamo dopo vorrebbe dire pagare il prezzo molto più alto di un disastro climatico". E aggiunge: "L'Italia ha stanziato il 40% delle risorse del Pnrr sulla transizione ecologica". In Prefettura l'incontro con Greta Thunberg: "È andato benissimo"
"Questa generazione, la vostra generazione, è la più minacciata dai cambiamenti climatici. Avete ragione a chiedere una responsabilizzazione, a chiedere un cambiamento. La transizione ecologica non è una scelta - è una necessità. Abbiamo solo due possibilità. O affrontiamo adesso i costi di questa transizione. O agiamo dopo - il che vorrebbe dire pagare il prezzo molto più alto di un disastro climatico." Lo ha detto il premier Mario Draghi a Youth4Climate, la conferenza dei giovani sul clima, a Milano. Il premier ha anche incontrato in Prefettura, nel capoluogo lombardo Greta Thunberg e le altre militanti per la lotta al cambiamento climatico Vanessa Nakate e Martina Comparelli. Un incontro che "è andato benissimo", secondo quanto riferito dallo steso Draghi, entrando al Mico di Milano per la PreCop26 (DIRETTA - SPECIALE).
"Italia ha stanziato 40% del Pnrr su transizione ecologica"
"L'Italia - ha aggiunto Draghi - ha stanziato il 40% delle risorse nel nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la transizione ecologica. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la quota dei rinnovabili nel nostro mix energetico, rendere più sostenibile la mobilità, migliorare l'efficienza energetica dei nostri edifici e proteggere la biodiversità".
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"Impegno a riscaldamento globale sotto 1,5 gradi"
"Siamo consapevoli che dobbiamo fare di più, molto di più", ha ammesso Draghi. "Questo - ha proseguito - sarà l'obiettivo del Vertice a Roma che si terrà alla fine di ottobre. A livello di G20, vogliamo prendere un impegno per quanto riguarda l'obiettivo di contenere" il riscaldamento globale "al di sotto di 1,5 gradi. E vogliamo sviluppare strategie di lungo periodo che siano coerenti con questo obiettivo."
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"Cento milioni di poveri con crisi clima e Covid"
Il premier si è poi soffermato sulle conseguenze delle emergenze mondiali di questo momento: "La pandemia ed i cambiamenti climatici hanno contribuito a spingere quasi 100 milioni persone in povertà estrema, portando il totale a 730 milioni. La crisi climatica, la crisi sanitaria e quella alimentare sono strettamente correlate. Per affrontare tutte queste crisi, dobbiamo agire più velocemente, molto più velocemente e con più efficacia".