I ministri riuniti a Palazzo Reale hanno trovato un'intesa. Il 23 luglio, ultimo giorno di vertice, si parlerà di clima ed energia, i temi su cui ci sono maggiori divisioni tra i paesi
Il primo passo è stato fatto: la prima giornata di lavori al G20 ambiente di Napoli ha portato a un comunicato congiunto. Adesso resta il passo più difficile: trovare un’intesa su energia e clima. Un percorso ben più lungo e impegnativo dello scalone d’onore di Palazzo Reale che porta alle sale dove si svolgono i colloqui e i negoziati.
Cosa contiene l'accordo
Partiamo dal comunicato. Tra i punti cardine ci sono la cura della degradazione del territorio, la lotta alla povertà e la finanza sostenibile. E soprattutto c’è l’uso sostenibile e circolare delle risorse. Per la prima volta l’economia circolare entra in un accordo internazionale di questo livello. "Un accordo di questa portata è unico", ha detto il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani: "Queste categorie vengono scritte e diventano vincolanti".
La seconda giornata
Adesso tocca a clima ed energia, le parti più difficili del vertice. Qui emergono le divergenze maggiori sugli obiettivi per il taglio delle emissioni e su come raggiungere questi obiettivi. In questa direzione vanno i bilaterali come quello tra Italia e Stati Uniti. Dal faccia a faccia tra Cingolani e John Kerry, inviato speciale per il Clima degli Usa, è emerso infatti un fronte comune. Lo stesso è avvenuto con il colloquio con la Francia. Restano però le distanze con Paesi come Russia, Emirati Arabi e come la Cina, che ai negoziati partecipa in collegamento da Pechino.
L’obiettivo: un comunicato congiunto e ambizioso
L’obiettivo, anche per la seconda giornata, è arrivare a un comunicato congiunto. Un testo che sia ambizioso, anche senza entrare in dettagli, ma che ponga basi solide in vista della Cop26 di Glasgow, la conferenza sul clima dell’Onu organizzata dal Regno Unito in collaborazione con l’Italia.
Misure di sicurezza straordinarie
Intanto Palazzo Reale resta il cuore di una zona rossa presidiata da circa 2000 uomini delle forze dell’ordine. Nella prima giornata del vertice non sono mancate le azioni dimostrative e i cortei – duecento attivisti hanno bloccato il traffico e occupato il terminal del porto – ma senza disordini.
Cos’è e perché è importante il G20
Il G20 è il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo. La presidenza di quest’anno è affidata all’Italia. I Paesi che ne fanno parte rappresentano più dell’80% del consumo energetico mondiale e la quasi totalità di produttori di energie rinnovabili. Tra loro ci sono anche i principali produttori di petrolio: Arabia Saudita, Stati Uniti, Russia, Canada e Cina.