L'associazione ambientalista ha documentato lo stato del mare dopo il blocco delle attività umane dovuto all'emergenza Covid-19. Nella profondità dell'acqua si sentono suoni mai percepiti prima e sono comparse nuove specie
Cosa è successo sott'acqua durante il blocco delle attività dovuto all'emergenza Coronavirus? (LO SPECIALE SKY OCEAN RESCUE). A questa domanda ha cercato di trovare risposta l'associazione ambientalista Marevivo. La onlus ha documentato lo stato del mare con immersioni esplorative dei nuclei sommozzatori della Marina militare e delle capitanerie di porto con il supporto all'iniziativa del ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Il risultato sono stati una serie di video sulla popolazione che vive nei fondali e le nuove specie che sono comparse (CORONAVIRUS, LO SPECIALE)
Rumori sconosciuti e varietà nuove
Gli animali marini oltre a essersi ripresi i propri spazi nei golfi, nei porti e nei canali italiani, sembra abbiano ripopolato anche i fondali. Come si vede nel video caricato all'inizio di questo articolo, nel mare siciliano - in un'area davanti all'isola delle Femmine - si vedono pesci avvicinarsi alla costa, specie mai viste prima, e scendendo in profondità si possono anche ascoltare rumori sconosciuti. I suoni sono stati rilevati a 20 metri di profondità da un idrofono lasciato a registrare per dieci giorni. L'obiettivo dell'iniziativa è capire quali differenze la presenza dell'uomo crea all'ambiente marino in periodi in cui la sua attività è maggiore.
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Immersioni vicino a tutte le coste italiane
Le immersioni dei sommozzatori sono iniziate il 16 aprile con i subacquei dei carabinieri di Napoli che hanno visitato la secca del Campanile a S. Giovanni a Teduccio, in prossimità del porto di Napoli. Nei giorni successivi altre esplorazioni sono state fatte anche nelle zone di Banco di Santa Croce, a Foce Sarno e Punta Carena e Grotta Azzurra a Capri. Nello stesso giorno, i subacquei di Pescara hanno effettuato immersioni alla Piattaforma Giovanna a Roseto degli Abruzzi, alla Piattaforma Fratello Cluster a Pineto, entrambe in provincia di Teramo, e nei pressi del porto di Ortona, in provincia di Chieti. Successivamente è stata documentata l'attività nei fondali davanti all’Isola delle Femmine, in provincia di Palermo, a Messina, a Trieste e a Bari. Osservazioni e interventi sono previsti anche alle Isole Tremiti, in Puglia, a Santa Marinella, nel Lazio, e in Liguria.