Il sorpasso sulle fonti fossili nella produzione energetica nel corso del mese è stato confermato dai dati rilasciati dall'Energy Information Administration (Eia), divisione del Dipartimento dell'Energia statunitense
Gli Stati Uniti, nel mese di aprile 2019, hanno fatto registrare per la prima volta il sorpasso della produzione di elettricità da fonti rinnovabili su quella ottenuta dal carbone. Anche se alcune stime in merito erano già emerse nei mesi scorsi, ora è arrivata l'ufficialità, a seguito della pubblicazione del report dell'Energy Information Administration (Eia), divisione del Dipartimento dell'Energia statunitense.
Aprile mese delle rinnovabili
Secondo il report dell'Eia, nel mese di aprile, le fonti rinnovabili hanno contribuito per il 23% alla produzione di elettricità negli Stati Uniti, rispetto al 20% fornito dal carbone. Il risultato, secondo l'agenzia statunitense, è il riflesso non solo di un incremento della produzione di energia rinnovabile, ma anche di fattori stagionali. Ad aprile, infatti, molte centrali a carbone sono chiuse per la manutenzione. Ne consegue che la domanda complessiva di elettricità risulta più bassa. Le piogge primaverili, inoltre, comportano solitamente un aumento della produzione di energia idroelettrica.
Il declino delle fonti fossili
Secondo l'esperto di energia dell'Università del Texas, che ha parlato al Guardian, il destino del carbone sarebbe ormai segnato. "La tendenza - ha detto - è irreversibile e il declino del carbone è inarrestabile nonostante la retorica di Donald Trump". Il presidente degli Stati Uniti, infatti, ha promesso a più riprese una rinascita dell'industria del carbone. Prospettiva, quest'ultima, accolta con favore soprattutto dagli elettori di regioni minerarie come l'area occidentale della Virginia. Tuttavia, da quando Trump è alla Casa Bianca, sono almeno 50 le centrali elettriche a carbone che hanno chiuso i battenti. Il calo dei costi delle rinnovabili ha, infatti, favorito l'ascesa di queste fonti e accresciuto, forse in maniera irreversibile, la crisi del carbone.