Lo squalo mako, il più veloce del mondo, a rischio estinzione
AmbienteLa sua sopravvivenza è minacciata dalla pesca intensiva: i più avidi cacciatori sono nell'Unione Europea
Anche lo squalo più veloce del mondo è a rischio estinzione. Il mako, conosciuto anche come smeriglio e in grado di nuotare fino a 70 km orari, è infatti minacciato dalle pratiche di pesca intensiva diffuse in tutto il mondo, che oggi mettono a repentaglio la sopravvivenza di questa specie. Il fenomeno è stato sottolineato dall'International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas, che attualmente sta mettendo in atto misure di sicurezza per proteggere questo animale.
I dati
L'indagine condotta dalla Iccat, organizzazione di cui fa parte anche l'Unione Europea, ha mostrato che le azioni di pesca condotte da gennaio a giugno hanno già superato del 50% la soglia raccomandata. Ciò dimostra che le raccomandazioni della Iccat stessa non vengono seguite e che l'organizzazione è fuori rotta nella lotta per ridurre la caccia agli squali e la loro mortalità.
Le colpe dell'Unione Europea
Secondo Ali Hood, direttore della conservazione alla Shark Trust, intervistato dal Guardian, "Iccat ha fallito nel fissare il tempo per rivedere le misure per una delle specie più a rischio e questo è semplicemente oltraggioso". La maggior parte delle responsabilità circa la pesca intensiva sono addossate all'Unione Europea, responsabile della maggior parte delle imprese ittiche che reiterano i comportamenti ai danni dello squalo mako. Nonostante le accusa - ha puntualizzato Hood - la Ue non ha comunque finora offerto alcuna spiegazione o piano di miglioramento.
L'Italia tra i primi consumatori
La Iccat comprende 52 stati e si impegna nella conservazione dei tonni e specie simili, tra cui lo squalo volpe occhiogrosso e lo squalo pinna bianca oceanico. Ma le iniziative disposte a favore del mako hanno miseramente fallito l'obiettivo, nonostante l'impegno nella sensibilizzazione scientifica a favore di questa specie. Ad interessare ai pescatori sono la carne e le pinne del mako. La prima è consumata prevalentemente nell'Europa Continentale - l'Italia è tra i principali consumatori - mentre le pinne vengono esportate.