L’Istituto ha certificato un’anomalia termica di 1,77 gradi rispetto alla serie storica di dati. Eccezionali i mesi di gennaio e aprile con 2,5 gradi in più rispetto alla media
Il 2018 per l'Italia si avvia a diventare l’anno più caldo da almeno due secoli. La stima è stata fatta dall’Ispra l’Istituto per la protezione e la ricerca ambientale. I dati elaborati per quest’anno sono quelli raccolti nel periodo gennaio – ottobre. Con le informazioni sinora disponibili si riscontra un’anomalia termica di 1,77 gradi centigradi rispetto alla serie storica di dati. La temperatura in Italia è stata quest’anno sempre nettamente superiore al valore medio di riferimento con le anomalie più evidenti nei mesi di gennaio e aprile (+ 2,5 gradi). L’ISPRA controlla e rende pubblici dati e indici climatici e collabora, tra l’altro, con il Dipartimento di Protezione civile. Una sintesi dei dati vengono forniti anche all’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO) oltre alle informazioni relative allo stato e alle variazioni del clima in Italia.