Birra belga "Lambic" a rischio a causa del riscaldamento globale

Ambiente
La Lambic viene prodotta nella regione del Pajottenland, a sudovest di Bruxelles (foto: archivio Getty Images)

L'aumento delle temperature medie nella regione del Pajottenland, a sudovest di Bruxelles, ha ridotto il periodo in cui la bevanda può fermentare, incrementando il rischio che vada a male per il caldo prima che sia pronta

Il riscaldamento globale sta minacciando anche la "Lambic", la tradizionale birra belga prodotta nella regione del Pajottenland, a sudovest di Bruxelles. L'aumento delle temperature, infatti, secondo quanto scrive il quotidiano britannico Guardian, starebbe riducendo la finestra temporale nella quale la birra può fermentare. Se questo periodo dovesse diminuire ulteriormente in futuro, la bevanda potrebbe andare a male a causa del caldo ancor prima di essere pronta.

L'allarme da un nuovo studio

A lanciare l'allarme è stato il lavoro di ricerca condotto da due scienziati climatici, Mark e Asa Stone, in collaborazione con il birrificio di Bruxelles Cantillon che, ogni anno, produce 400mila bottiglie di "Lambic". Questa varietà di birra viene prodotta senza l'aggiunta di lieviti selezionati. Il mosto viene, infatti, esposto all'aria e lasciato fermentare naturalmente, grazie ai batteri autoctoni del Pajottenland. Il periodo ideale per una corretta fermentazione va da ottobre ad aprile, quando le temperature stazionano tra i -8 e +8 gradi, senza superare mai i 25 nella fase più calda. Oltre questa temperatura, infatti, aumenta il rischio che si sviluppino batteri indesiderati che rovinano la birra.

A rischio la fermentazione 

I risultati dello studio hanno mostrato che la finestra temporale ideale per la fermentazione si sarebbe ridotta dai 165 giorni dell'inizio Novecento ai circa 140 di oggi. E la ragione di questa riduzione sarebbe da imputare all'aumento delle temperature medie, che farebbe cominciare in ritardo l'autunno e in anticipo la primavera. "Sul lungo periodo - ha spiegato il titolare di Cantillon, Jean Van Roy - questo potrebbe minacciare la nostra produzione". Già nel 2015, a causa del caldo anomalo, parte della produzione di Lambic andò perduta. C'è da aggiungere, poi, come spiega ancora Van Roy, che un raffreddamento artificiale del mosto cambierebbe il gusto della birra. "Se avessimo questo problema tutte le stagioni sarebbe dura finanziariamente, così dovremmo cambiare qualcosa". Una delle ipotesi, al momento, sarebbe quindi quella di spostare il birrificio più a nord, in Danimarca o Svezia.

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