Africa, muoiono baobab millenari per il cambiamento climatico

Ambiente
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A lanciare l'allarme è uno studio scientifico realizzato dall'Università Babes-Bolyai in Romania, da ricercatori sudafricani e statunitensi e pubblicato sulla rivista “Nature Plants”. Dal 2006 a oggi, nove dei tredici alberi più antichi del continente sono morti

In Africa stanno morendo baobab millenari e la causa potrebbe essere il cambiamento climatico. A lanciare l'allarme è uno studio scientifico realizzato dall'Università Babes-Bolyai in Romania, da ricercatori sudafricani e statunitensi e pubblicato sulla rivista “Nature Plants”.

Temperature sempre più alte

Negli ultimi dieci anni le temperature sempre più alte e la siccità del continente hanno accelerato il declino di questi alberi millenari d'Africa australe, cominciato nella seconda metà dell'Ottocento. La situazione si è aggravata negli ultimi 10-15 anni, di pari passo con i cambiamenti climatici: dal 2006 a oggi, nove dei tredici baobab più antichi del continente sono morti. "Per noi è stata una brutta scoperta, fatta per caso. Studiavamo quegli alberi per scoprirne i segreti", ha spiegato Adrian Patrut, coautore della ricerca, che con i colleghi ha esaminato una sessantina di baobab tra il 2005 e il 2017. Lo studio è stato realizzato in Zimbabwe, Sudafrica, Namibia, Mozambico, Botswana e Zambia. Diversi tipi di campioni sono stati prelevati dagli alberi, consentendo di stabilirne l'età grazie all'esame della datazione al radiocarbonio. Così è stata evidenziata anche la loro fragilità, sempre maggiore, che nell'ultimo decennio ha portato al crollo di rami e di parte dei tronchi.

Non è colpa di un’epidemia

"Questi decessi non sono stati causati da un'epidemia. I cambiamenti climatici possono avere colpito la capacità del baobab a sopravvivere nel suo habitat", ha evidenziato Patrut. L’Africa è una delle zone del pianeta in cui il surriscaldamento globale fa sentire maggiormente i suoi effetti. I baobab esaminati hanno un’età che va dai 1100 e i 2500 anni. Fra questi ce ne sono alcuni da record. Come Panke, originario dello Zimbabwe, di un'età stimata di 2450 anni, o come l'albero di Platland, in Sudafrica, con un tronco dal diametro che supera i 10 metri, o come Chapman, in Bostwana, sul quale l'esploratore David Livingstone incise le iniziali, diventato monumento nazionale. La cavità degli antichi baobab è così ampia che all'interno possono ripararsi fino a 40 persone, come accade a quelli del noto Parco Kruger in Sudafrica.

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