L'Ue vieta l'utilizzo di pesticidi nocivi per le api

Ambiente
Foto: archivio Ansa
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Stop all'uso all'aperto dei neonicotinoidi, prodotti chimici molto diffusi in agricoltura e ritenuti pericolosi per gli insetti. L'Italia e altre 15 nazioni hanno votato a favore del divieto. Coldiretti: "Necessario fermare import prodotti stranieri trattati"

L'Unione europea vieta l'utilizzo all'aperto di tre pesticidi ritenuti nocivi per le api. I Paesi membri hanno approvato la proposta ad hoc della Commissione. Lo stop riguarda tre tipi di pesticidi neonicotinoidi che potranno essere usati solo in serra, senza contatto con le api. La decisione segue restrizioni già imposte dall'Ue nel 2013.

L'Italia a favore del divieto

Alla decisione dell'Unione europea ha contribuito anche il voto dell'Italia, favorevole alla proposta di divieto, insieme a quello di altri 15 Paesi membri. Lo stop ai tre pesticidi, che sarà applicabile dalla fine del 2018, arriva dopo due tentativi falliti da parte della Commissione di mettere ai voti la sua proposta e due pareri dell'Efsa circa i rischi che questi pesticidi comportano per le api. I neonicotinoidi sono sostanze insetticide molto usate in agricoltura e risultano più tossici per gli invertebrati, come gli insetti, che non per mammiferi o uccelli.

"Una restrizione essenziale per la biodiversità"

Quella approvata dall'Ue è una restrizione considerata essenziale per preservare la "biodiversità", ha spiegato Il commissario responsabile della Salute, Vytenis Andriukaitis. Il 28 febbraio scorso l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) aveva concluso che "la maggior parte dei modi in cui i pesticidi neonicotinoidi vengono usati rappresenta un rischio per le api selvatiche e quelle mellifere.

Greenpeace: "Grande giornata per il futuro dell’agricoltura"

Soddisfatti gli attivisti di Greenpeace: "Questa è una notizia importante per le api, l’ambiente e tutti noi. Il voto a favore dell’Italia certifica l’attenzione dei cittadini italiani per la protezione degli impollinatori", ha detto Federica Ferrario, responsabile della campagna Agricoltura di Greenpeace Italia. "I danni di questi neonicotinoidi sono ormai incontestabili. Bandire questi insetticidi è un passo necessario e importante, il primo verso una riduzione dell'uso di pesticidi sintetici e a sostegno della transizione verso metodi ecologici di controllo dei parassiti".

Oltre ai tre insetticidi in discussione, secondo Greenpeace, ce ne sono altri che costituiscono una minaccia per le api e altri insetti benefici. Inoltre, per evitare che questi tre pesticidi ora vietati vengano sostituiti con altre sostanze chimiche che potrebbero essere altrettanto dannose, l'organizzazione ambientalista ritiene che l'Ue debba bandire l’uso di tutti i neonicotinoidi, come la Francia sta già considerando di fare.

Coldiretti: "Ora necessario stop a pesticidi importati"

Sul divieto dell'Ue nei confronti dei pesticidi, è intervenuta anche Coldiretti: "Per salvare le api è ora necessario che il divieto riguardi coerentemente anche l'ingresso in Italia e in Europa di prodotti stranieri trattati con i principi attivi sotto accusa. Non è accettabile che alle importazioni sia consentito di aggirare le norme previste in Italia ed in Europa, anche grazie agli accordi di libero scambio, ed è necessario, invece, che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un percorso di qualità che riguarda l'ambiente, la salute e il lavoro", ha detto il presidente Roberto Moncalvo.

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