Pinguino imperatore oltre 30 minuti sott'acqua: immersione record

Ambiente
Un gruppo di pinguini imperatore (Getty Images)
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Un gruppo di ricercatori ha osservato per mesi gli spostamenti di una ventina di esemplari in Antartide. Uno di loro ha trascorso sotto il ghiaccio 32,2 minuti. L'ipotesi è che gli animali siano costretti ad andare più in profondità per la mancanza di cibo 

Più di 32 minuti sott'acqua. Un tempo altissimo che ha consentito a un pinguino imperatore di sbaragliare i precedenti record di immersione dei suoi simili. La performance è stata registrata da un team di scienziati neozelandesi in Antartide.

La ricerca

Nel 2013, il gruppo di scienziati guidato dall'ecologa marina Kim Goetz del National Institute for Water and Atmospheric Research della Nuova Zelanda, dall'oceanografo Geralk Kooyman dello Scripps Institution e da Brigitte McDonald del Moss Landing Marine Laboratories, aveva tracciato con dei trasmettitori satellitari un gruppo di 20 pinguini imperatore per comprenderne meglio i modelli di immersione e di procacciamento di cibo.

Lunghi spostamenti

I risultati della ricerca, pubblicati sul Journal of Marine Ecology Progress Series, hanno svelato importanti dati sui movimenti e gli spostamenti dei pinguini imperatore. Secondo quanto osservato dal team di ricerca, i pinguini imperatore si muovono molto più di quanto si pensasse. Durante il periodo di osservazione, durato circa sei mesi, sono arrivati a viaggiare per novemila chilometri.

Sotto il ghiaccio

Quello che ha colpito di più il gruppo guidato da Kim Goetz, come sottolinea il The Guardian, è stato il periodo di immersione di uno degli esemplari, che ha trascorso sott'acqua ben 32,2 minuti. Il precedente record osservato, per un pinguino imperatore, era di 27,6 minuti. Si tratta di un tempo eccezionalmente lungo, notato ora dopo un lungo studio dei dati raccolti. Come spiegano gli autori della ricerca, dopo otto minuti non è più così semplice per i pinguini restare sott'acqua perchè iniziano a perdere ossigeno e il loro sistema anaerobico entra in azione, sottoponendo il loro corpo a un grande sforzo che richiede poi un lungo tempo di recupero.

Mancanza di cibo?

Non si tratta di un caso isolato. I periodi di immersione sono in media molto più lunghi che in passato. Gli studiosi ipotizzano che i pinguini siano costretti ad andare più in profondità a causa della mancanza di cibo. I lunghi periodi sott'acqua suggerirebbero che in profondità si trovi qualcosa per cui i pinguini sentono valga la pena mettere a dura prova il loro corpo. La prossima fase della ricerca, hanno spiegato gli studiosi, potrebbe consistere nel piazzare delle telecamere sui pinguini in modo da capire che cosa fanno esattamente durante i periodi di immersione.

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