Olanda, Sky TG24 nel primo supermarket con un reparto "plastic free"

Ambiente
Foto dall'account Twitter A Plastic Planet

La corsia è aperta a partire dal 28 febbraio presso un punto vendita della Ekoplaza, ad Amsterdam. Il progetto è destinato a estendersi a 74 negozi della catena

Apre ad Amsterdam il primo reparto di un supermercato interamente privo di prodotti incartati con materiali plastici: è un primo esperimento destinato a essere esteso a 74 negozi della catena Ekoplaza. La speranza dei gruppi ambientalisti è che quest'esperienza possa diventare un modello anche per i maggiori gruppi della grande distribuzione.

La corsia "plastic free"

Dal 28 febbraio, i clienti dell'Ekoplaza di Amsterdam possono addentrarsi in un intero reparto i cui prodotti sono completamente privi di plastica: si tratta di 700 articoli, che vogliono lanciare anche un messaggio politico verso un packaging più sostenibile. La necessità di ridurre l'inquinamento della plastica è particolarmente importante per l'ecosistema marino, come numerosi studi scientifici in materia hanno dimostrato (Sky - un mare da salvare: vai allo speciale). "Sappiamo che i nostri clienti sono stanchi di prodotti carichi di strati di plastica. I reparti plastic free sono un modo davvero innovativo di testare i biomateriali compostabili che offrono un'alternativa più rispettosa dell'ambiente agli imballaggi in plastica", ha dichiarato al Guardian il ceo di Ekoplaza, Erik Does.

La reazione degli ambientalisti

L'iniziativa è stata lanciata in collaborazione con il gruppo ambientalista A Plastic Planet. Il cofondatore dell'organizzazione, Sian Sutherland, ha rivendicato il potenziale dell'iniziativa: "Per decenni hanno venduto ai consumatori la bugia che non possiamo vivere senza plastica nel cibo e nelle bevande. Un reparto privo di plastica cancella tutto ciò. Finalmente possiamo vedere un futuro in cui il pubblico può scegliere se acquistare plastica o meno. Allo stato attuale non abbiamo scelta". Una possibile obiezione è data dalla disparità di costo fra i materiali compostabili e gli incarti di plastica tradizionale, con i consumatori che potrebbero continuare a preferire l'alternativa meno cara. Secondo gli attivisti, però, i prodotti confezionati con i nuovi metodi non sarebbero più costosi: il nuovo reparto plastic free è il "banco di prova per nuovi materiali biologici compostabili e materiali tradizionali come vetro, metallo e cartone", ha concluso Sutherland.

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