Patrimonio Unesco, l'Italia candida la Sila e le Alpi del Mediterraneo

Ambiente
La Foresta della Sila in Calabria (Facebook @Parco Nazionale della Sila)

Si giocheranno nel 2019 l'entrata nella lista delle bellezze mondiali dell'Umanità. Confermate anche le scelte della Perdonanza Celestiniana e delle Grotte di anidrite dell'Emilia Romagna

Gli ecosistemi forestali della Sila e le Alpi del Mediterraneo sono state indicate per entrare nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco nel 2019. Lo ha comunicato il Consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco presieduto da Franco Bernabè, precisando di avere proposto le Alpi anche come candidate transnazionali insieme a Francia e Principato di Monaco.

I due patrimoni candidati

La Commissione italiana ha inoltre confermato "all'unanimità – si legge in una nota – come candidatura alla lista rappresentativa del Patrimonio Immateriale per il 2019, la Perdonanza Celestiniana ed ha iscritto alla lista propositiva italiana del Patrimonio Mondiale il sito Grotte e carsismo evaporitico dell'Emilia Romagna". Le speranze italiane sulle prime due candidature sono molto alte. "Il territorio degli 'ecosistemi forestali della Sila', in cui si trova il gigantesco pino laricio di Calabria è sede di straordinari processi ecologici che interessano gli ecosistemi delle foreste", ha ricordato la Commissione. Le Alpi del Mediterraneo, candidatura che vede l'Italia unita a Francia e Principato di Monaco, rappresentano invece un sistema geologico di grande importanza per lo studio della geodinamica della Terra in quanto, in uno spazio di appena 70 chilometri, collegano il ghiacciaio più meridionale delle Alpi agli abissi più profondi del Mediterraneo occidentale.

Le altre due candidature

Candidate dall'Italia anche le grotte di anidrite dell'Emilia Romagna e, nella lista dei patrimoni Immateriali, anche la "Perdonanza Celestiniana". Le prime sono le uniche epigeniche del mondo che ospitano anche un tipo di cavità completamente nuovo: la "curva ipogea", il cui sviluppo è strettamente controllato dall'idratazione di anidrite. La "Perdonanza", è invece una celebrazione stata istituita nel 1294 da Papa Celestino V, e rappresenta il primo giubileo al quale potessero accedere anche i poveri ed i diseredati. Riveste un'importanza straordinaria non solo per l'aspetto spirituale ma anche per la valenza sociale e politica in quanto la pergamena contenente il testo dell'indulgenza, la Bolla, fu consegnata dal Papa alla città dell'Aquila, che ne divenne la custode. Oggi la Perdonanza si svolge tra il 28 e il 29 agosto: la sua importanza risiede nel messaggio di pace, solidarietà e riconciliazione che da oltre 700 anni diffonde tra gli uomini.

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