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Natale senza glitter, fonte di microplastiche negli oceani

Ambiente
Glitter pericoloso per l'ambiente: è fatto di minuscole particelle di plastica (Foto: LaPresse)

Una catena di asili britannici ha vietato l'uso di pailettes, brillantini e lustrini di ogni tipo nelle cartoline di auguri dei bambini. Plauso degli scienziati: sono minuscole particelle di plastica, potenziali inquinatori dei mari

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Natale potrebbe non sembrare più lo stesso senza decorazioni e addobbi luccicosi, ma per il bene dei nostri oceani forse dovremmo dire addio anche al glitter. Ad accendere i riflettori sui brillantini il caso di alcuni asili britannici che li hanno vietati nei lavoretti natalizi dei bambini perché potenziale fonte di microplastiche che finiscono per inquinare il mare.

Stop al glitter

Il bando ad auguri, cartoline, decorazioni glitterati è spuntato nel Regno Unito a metà novembre, giusto in tempo per "rovinare" lo spirito natalizio agli amanti dello scintillio a tutti i costi. Una catena di asili, la Tops Day Nurseries, ha preso l'impegno per la sostenibilità molto seriamente. Nei suoi istituti non c'è traccia di plastica usa e getta, di palloncini o bottigliette monouso di plastica, ci sono pannelli solari e spazzolini di bambù. E ora ha vietato il glitter: è fatto di microplastiche, spiega alla Bbc Harriet Pacey, portavoce delle Nurseries, e quindi è fonte di pericolo per il mare. Anche il glitter "biodegradabile", si legge sul blog della compagnia, non si degrada se lontano da sole e ossigeno: in acqua, nel mare, ci potrebbe rimanere per sempre col rischio che venga ingerito dalle creature marine. Le microplastiche glitterate stanno diventando un problema crescente: sono praticamente impossibili da rimuovere dall'ambiente. Quando si gioca con plastica glitterata o si colora con inchiostro glitter, tutto finisce nel bidone della spazzatura o nel lavandino. Il glitter non si può nemmeno riciclare perché non è pratico: è troppo piccolo per essere separato da altri rifiuti. E tutto quello che finisce sulle mani, sul viso o sui vestiti, arriva negli scarichi idrici.

Il parere degli scienziati

Il glitter insomma è tra i materiali davvero poco eco-friendly. E non si trova soltanto in addobbi, decorazioni o allo stato "puro", da mettere nelle cartoline di auguri, ma anche in diversi prodotti cosmetici, dagli ombretti agli smalti. "Come tutte le altre particelle di plastica", afferma al New York Times la scienziata Sherri A. Mason, "può contenere sostanze chimiche che vengono ingerite da piccoli organismi marini e così entrare nella catena alimentare". Joel Baker, esperto di inquinamento marino, sottolinea che il glitter è solo uno dei tipi di plastica che inquina il mare ma c'è una cosa che lo differenzia: si appiccica ovunque. È difficile liberarsene dentro casa, figuriamoci in fondo all'oceano. "Tutti i tipi di glitter dovrebbero essere vietati", afferma alla Bbc Trisia Farrelly, scienziata neozelandese.

L'alternativa eco-friendly

Pur di non rinunciare ai lustrini c'è chi pensa a delle alternative meno inquinanti. Come l'eco-glitter realizzato con pellicole compostabili o quello ottenuto da cellulosa al posto della plastica, da estratto di eucalipto.