Uk, le prime catene di supermercati dicono sì al recupero bottiglie

Ambiente
La lotta alla dispersione della plastica è fra le maggiori sfide per la tutela dell'ambiente marino (Getty Images)

Iceland e Co-op hanno dichiarato la propria disponibilità ad attivare un sistema di restituzione che prevede il rimborso di un deposito versato dal consumatore all'atto dell'acquisto. Sono i primi retailer britannici ad avallarlo

Per provare a diminuire la dispersione della plastica nell'ambiente le catene di supermercati Co-op e Iceland, attive nel Regno Unito, appoggeranno un "deposit return scheme" (Drs); con questo sistema i consumatori vengono incentivati economicamente verso il recupero delle bottiglie di plastica. Per la prima volta alcune catene di supermercati britanniche si schierano a favore di quest'idea.

Una sfida per l'ambiente

I rifiuti plastici sono particolarmente insidiosi per l'ambiente: una volta dispersi continuano a vivere sotto forma di microplastiche dannose per la fauna marina e, potenzialmente, anche per l'alimentazione umana. Il "deposit return scheme" è il sistema spesso auspicato da organizzazioni come Greenpeace per attaccare efficacemente il problema. Il consumatore, restituendo le bottiglie acquistate presso particolari macchine in grado di riconoscerle, ottiene indietro il “deposito” monetario che aveva pagato all'atto dell'acquisto. Si tratta, insomma, di un incentivo per la responsabilità ambientale. Secondo il Dipartimento dell'ambiente britannico l'introduzione di questo sistema in Sud Australia e Danimarca ha contribuito a portare le percentuali di riciclo delle bottiglie di plastica rispettivamente al 90 e 80%.

L'impegno

“I deposit return scheme funzionano”, ha detto il direttore per la sostenibilità di Iceland Food, Richard Walker. "In Norvegia i Drs hanno portato il 96% di tutte le bottiglie a essere recuperate, con simili risultati in altri Paesi che hanno adottato questo schema". Anche la ceo di Co-op, Jo Whitfeld, si è detta favorevole al coinvolgimento della catena di supermercati all'iniziativa: “Co-op è a favore della creazione di un deposit return scheme che aumenti il livello complessivo di riciclo del confezionamento e riduca significativamente i rifiuti e aiuti a colpire l'inquinamento marino”. L'attivista per gli oceani di Greenpeace, Louise Edge, ha commentato positivamente la disponibilità di Co-op: "È possibile prevenire che la plastica usa-e-getta inquini i nostri fiumi e oceani, ma per fare ciò abbiamo davvero bisogno che le aziende si facciano avanti. Iceland Food e Co-op hanno mostrato una visione e stabilito lo standard, ora è tempo che altre aziende seguano l'esempio e inizino a finanziare i Drs".

Italia e "vuoto a rendere"

In Italia una forma di Drs è in fase di sperimentazione. E' il cosiddetto “vuoto a rendere”: in bar, ristoranti, hotel e altri esercizi commerciali aderenti è possibile recuperare il deposito restituendo le bottiglie d'acqua e di birra di capacità compresa fra i 0,20 e gli 1,5 litri, in vetro o in plastica. Anche se per il consumatore i prezzi non cambieranno, la loro collaborazione al recupero viene premiata con un pagamento dai 5 ai 30 centesimi a seconda della tipologia di contenitore restituito. A anticipare i costi del deposito sono gli esercenti all'atto dell'acquisto dei contenitori, in cambio di altre agevolazioni a loro beneficio.

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