Torna in mare Chiara, tartaruga ricoverata per ingestione di plastiche

Ambiente

L’animale, un esemplare di Caretta Caretta di 13 kg, è stato curato al Centro di Recupero Tartarughe Marine di Linosa. LO SPECIALE - I VIDEO

È in buona salute ed è finalmente tornata in mare Chiara, una tartaruga Caretta caretta curata al Centro di Recupero Tartarughe Marine (CRTM) di Linosa dopo aver ingerito della plastica. L’animale di 13 kg, liberato sulla spiaggia di Pozzolana di Ponente, ha lentamente preso il largo: era stato recuperato da alcuni diportisti e portato al Centro di Recupero, attivo dal 1994 nell'isola siciliana.

“Presenza di plastica negli oceani è enorme”

"La causa del ricovero due settimane fa è da ricondursi all'ingestione di plastiche - ha spiegato Stefano Nannarelli, responsabile del Centro - Purtroppo questa casistica è in continuo aumento. La presenza di plastiche e microplastiche (frammenti inferiori ai 5mm) negli oceani è enorme e anche il Mar Mediterraneo è gravemente afflitto dal problema''. Nel centro di Linosa sono attualmente in cura altre tre tartarughe che hanno ingerito plastiche di diverso colore e formato e un’altra di 30 kg è stata operata dopo essere stata ferita gravemente da un amo.

I sintomi e le conseguenze

Gli esemplari che ingeriscono plastiche, spiegano i biologi del Crtm, mostrano come primo sintomo la difficoltà a immergersi ed è per questo che sono facilmente recuperabili: una tartaruga in salute, in acqua, è molto più veloce dell'uomo. Se non vengono curate, a causa delle difficoltà nel nuoto e della diminuzione della capacità predatoria vanno generalmente incontro a malnutrizione che genera altre problematiche che possono essere fatali.

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