Mare inquinato, Legambiente: batteri oltre i limiti nel 40% dei casi

Ambiente
Immagine d'archivio

L'associazione ambientalista ha presentato i dati di Goletta Verde: quasi metà dei dei campioni raccolti durante il suo viaggio sono risultati inquinati. L'Italia è tra gli ultimi in Europa per depurazione delle acque. SKY UN MARE DA SALVARE

Le coste italiane sono inquinate e sporche. Ad affermarlo è Legambiente che ha presentato i dati finali del viaggio di Goletta Verde: il 40% dei campioni di acque analizzate nel corso del viaggio di oltre 7mila chilometri lungo le nostre coste è risultato inquinato. Nel corso dei due mesi di viaggio attorno alla nostra penisola sono stati esaminati 260 punti diversi e in ben 105 è emersa una presenza di cariche batteriche al di sopra del limite di legge e un inquinamento legato soprattutto agli scarichi fognari non depurati. "Il mare italiano continua a soffrire - spiega Giorgio Zampetti - responsabile scientifico di Legambiente - e anche quest'anno i dati di Goletta Verde confermano la gravità della situazione, segnata anche dal problema dei rifiuti galleggianti e spiaggiati e delle continue illegalità ambientali che sfregiano coste e territori italiani".

Punti peggiori in Lazio, Calabria, Campania e Sicilia

Tra i 105 punti segnalati ci sono ben "38 malati cronici" cioè punti risultati inquinati mediamente negli ultimi 5 anni" concentrati nel Lazio (8), in Calabria (7), in Campania e Sicilia (5)". Dei 105 campioni di acqua risultati "ben 86 (ovvero l'82%) registrano un giudizio di fortemente inquinato. L'87% dei campioni inquinati e fortemente inquinati sono stati prelevati alle foci di fiumi, torrenti, canali, fiumare, fossi o nei pressi di scarichi che si confermano i nemici numero uno del nostro mare. Mentre il 13% e' stato prelevato presso spiagge affollate di turisti". La situazione migliore anche quest'anno in Sardegna, che si distingue con sole 5 situazioni critiche, seguita dalla Puglia. In alto Adriatico, anche per la forte siccità che ha ridotto molto le portate di fiumi, fossi e canali che si riversano in mare, le situazioni migliori si riscontrano in Emilia Romagna e Veneto.

Il 96% dei rifiuti gallegganti sono di plastica

Un altro pericolo è quello rappresentato dai rifiuti galleggianti, rappresentato per il 96% da plastica. Inoltre nel 18% dei punti monitorati dai tecnici di Goletta Verde è stata riscontrata la presenza di rifiuti di mancata depurazione: assorbenti, blister, salviette ma soprattutto cotton fioc. In 46 spiagge monitorate ne sono stati trovati quasi 7000, frutto della cattiva abitudine di buttarli nel wc. 

Multa all'Italia di oltre 62 milioni di euro

Legambiente ricorda come l'Italia sia agli ultimi posti in Europa per la depurazione. L'associazione ambientalista cita il portale "Urban Waste Water Treatment Directive (UWWTD) site for Europe" secondo cui "al 2014 in Italia solo il 41% del carico generato subisce un trattamento conforme alla direttiva, rispetto ad una media europea del 69%: su 28 paesi l'Italia è al 23esimo posto". Inoltre guardando "il dato relativo ai depuratori, degli impianti di trattamento risulta conforme poco più della metà a livello nazionale, ovvero il 54%". Legambiente ricorda che sull'Italia "pesano già due condanne e una terza procedura d'infrazione, che coinvolgono 866 agglomerati, di cui il 60% in sole tre regioni, Sicilia, Calabria e Campania" e dal 1 gennaio 2017 dobbiamo pagare all'Europa 62,7 milioni di euro una tantum a cui si aggiungono 347 mila euro per ogni giorno sino a che non saranno sanate le irregolarità".

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