Laghi italiani a secco, oltre 10 in sofferenza idrica
AmbienteSiccità, cambiamenti climatici, scarichi e cattiva gestione, eccessiva captazione delle acque. A tracciare un bilancio allarmante riferito al 2017 è Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente che ha monitorato 14 bacini
Garda, Como, Iseo, Maggiore
Tra i grandi laghi del Nord la situazioni più critica è quella del lago di Garda, con un riempimento del 35% rispetto ai livelli di riferimento e un'altezza del livello dell'acqua (altezza idrometrica) di ben 36 centimetri sotto la media storica. Seguono il lago di Como pieno solo al 57,6% del suo volume medio; il lago d'Iseo, pieno al 56,4%, ha attualmente un'altezza idrometrica di quasi 21 cm sotto al valore medio, mentre il Maggiore è tornato sotto il livello medio storico (-5,4 cm sotto l'altezza idrometrica media). In centro Italia a soffrire di più, dopo Bracciano (sotto di circa 160 cm dallo zero idrometrico), è invece il Trasimeno che ha registrato meno 60 cm circa rispetto allo zero idrometrico.
Inquinamento
Anche lo stato della qualità delle acque lacustri non è delle migliori - su 100 punti monitorati da Legambiente, il 50% è risultato inquinato da scarichi non depurati, e nel 90% sono stati trovati rifiuti.
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"L'Italia si trova ad affrontare una pesante crisi idrica inasprita dai cambiamenti climatici. I laghi e fiumi sono il simbolo di questa emergenza che se non affrontata correttamente rischia di ripetersi nel prossimo futuro - spiega Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente -. Per questo è fondamentale mettere in campo interventi strutturali di lungo periodo e politiche di adattamento al clima, cambiando allo stesso tempo l'approccio che fino ad oggi ha guidato la pianificazione della risorsa idrica".