Allarme ghiacci polari, la riduzione è da record

Ambiente
I poli registrano una riduzione delle superfici ghiacciate pari alle dimensioni dell'India (Getty Images)
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L’allarme è stato lanciato dall'U.S. National Snow and Ice Data Center. La diminuzione registrata è pari a due volte l'estensione territoriale dell’Alaska, un dato negativo che non ha precedenti in questo periodo dell'anno

Negli ultimi anni, in controtendenza con il riscaldamento globale, i ghiacci dell’Oceano Antartico avevano registrato un'espansione. Ora, però, le superfici glaciali si stanno ritirando in entrambi i poli del nostro pianeta per la concomitanza di diverse cause come l'emissione di gas serra o “El Niño”, il fenomeno climatico che ha sbloccato le correnti calde provenienti dall’oceano Pacifico.

 

Caldo record in questo 2016 – Le temperature dell’Artico in alcuni giorni di novembre sarebbero state di circa 20 gradi superiori alle medie stagionali. A sostenerlo è Mark Serreze, direttore del NSIDC, l’istituto nazionale americano per le rilevazioni sulla neve e i ghiacci. Il 2016 potrebbe essere davvero l’anno più caldo della storia. L’estensione dei ghiacci marini polari sarebbe al di sotto di circa 3,84 milioni di chilometri quadrati delle medie registrate tra il 1981 e il 2010, una riduzione paragonabile alle dimensioni dell’India o a due volte quelle dell’Alaska. Le regioni polari sono radicalmente differenti l’una dall’altra. L’Artico è un oceano circondato da terra. Al contrario l’Antartide è una vasta massa continentale circondata dall’acqua. Qui, al netto del disgelo estivo, la superficie ghiacciata, secondo le rilevazioni del NSIDC, si è attestata su una cifra di oltre 11 milioni di chilometri quadrati, la più bassa dal 1982. Anche la banchisa artica sarebbe ai minimi storici con 10,25 chilometri quadrati, anche al di sotto del record negativo del 2006.

 

Limitare l’aumento delle temperature è una necessità – Alla luce dell’allarme lanciato dal mondo della ricerca scientifica sui pericoli del cambiamento climatico, lo scorso anno duecento governi hanno deciso di eliminare gradualmente i combustibili fossili in modo da limitare l’aumento della temperatura globale come stabilito con l’accordo di Parigi, ratificato lo scorso 4 ottobre dal Parlamento europeo. Nella stessa direzione va letto l’annuncio del 2 dicembre di Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico durante il meeting - tenutosi proprio in Messico - del C40, il gruppo che raccoglie le metropoli impegnate nella lotta al cambiamento climatico. Le quattro capitali si sono impegnate a eliminare i veicoli diesel entro il 2020.

 

Le possibili cause dello scioglimento dei ghiacci – Come riporta la Reuters, secondo John Turner della “British Antarctic Survey” i venti freddi occidentali, che solitamente soffiano sull’Antartide isolandolo dagli effetti del riscaldamento globale, sarebbero stati i più deboli degli ultimi due decenni. Un'altra causa potrebbe essere lo strato di ozono al di sopra dell’Antartide, danneggiato da sostanze chimiche ormai vietate anche se "è difficile dire in che direzione si stia andando". 

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