Giornata Internazionale Mar Mediterraneo: la campagna “Nel Profondo"

Ambiente
Chiara Puglisi

Chiara Puglisi

Un manifesto per riportare il mare al centro della nostra identità e dell’azione collettiva. Uno spot immediato per capire come il mare in effetti è dentro ognuno di noi, anche di chi il mare non lo ha mai visto

In occasione della Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, l’organizzazione non profit Worldrise, attiva da oltre dieci anni per la conservazione efficace dei mari italiani, lancia “Nel Profondo”, una campagna di comunicazione e sensibilizzazione per riportare il Mediterraneo al centro, del nostro presente e del nostro futuro. Il Mediterraneo non è solo un mare, è la culla delle nostre radici, il cuore pulsante della nostra storia, il respiro della nostra esistenza. È fonte di vita, cultura, benessere e ispirazione. Eppure, anche un Paese come l’Italia, al centro del Mediterraneo e con quasi 8.000 chilometri di coste, fatica ancora a riconoscere il mare come una priorità, senza proteggerlo e valorizzarlo come merita. 

La campagna

Mariasole Bianco, esperta di conservazione marina e Presidente di Worldrise, ci ha raccontato che cos’è la campagna “Nel profondo”: “La campagna nasce proprio con l’idea di riportare il mare al centro della nostra identità ma anche dell’azione collettiva. Cominciamo dal concetto di identità. Il mar Mediterraneo è la culla delle nostre radici, è stato il cuore pulsante della nostra storia e della nostra cultura ed è ancora parte integrante della nostra esistenza e del nostro benessere. Ancora fatichiamo a valorizzarlo e a proteggerlo come merita, il messaggio importante che deve passare è che la protezione e la conservazione di un ambiente marino, può essere, se fatta bene, anche volano di sviluppo sociale ed economico per le popolazioni e le comunità locali. Quindi “Nel Profondo” nasce proprio dal concetto di riappropriarsi del Mar Mediterraneo come concetto identitario, come parte integrante del nostro essere. Questo vuol dire andare oltra la superficialità delle nostre vite quotidiane per riscoprirci parte integrante di un ecosistema da cui dipendiamo in tutto e quindi cercando di ridimensionare il nostro antropocentrismo, e dall’altra parte la campagna vuole essere un invito ad andare oltre la superficie del mare per riscoprirne l’essenza, dalle nostre radici alle forme di vita che lo popolano ma soprattutto la sua importanza a livello ecologico elemento fondamentale del nostro benessere sociale ed economico”.

Lo spot

“Nel Profondo” prende il via in questa giornata simbolica, con la pubblicazione di un video che racconta tre storie comuni, quelle di Marta, Sandro e Roberto. Persone con modi diversi di vivere il mare, ma che ne fanno comunque parte: chi lo ha dentro anche senza vederlo, chi lo cerca nei gesti quotidiani, chi non lo ha mai toccato ma lo riconosce in ogni goccia di pioggia. Perché, nel profondo, ognuno di noi è mare. La nostra esistenza dipende dal mare, ma il futuro del mare dipende da noi. Cuore della campagna è il Manifesto in sei punti chiari, che ci ricordano quanto il mare sia fondamentale per la nostra sopravvivenza e quanto urgente sia proteggerlo. Non solo per la biodiversità, ma anche per il clima, la sicurezza sociale ed economica e, quindi, il benessere collettivo.

Call to action

“Ognuno di noi è mare – continua Mariasole Bianco – abbiamo il mare dentro come abbiamo voluto rappresentare nel nostro spot. Ognuno ha il mare dentro e forti di questa consapevolezza dobbiamo agire insieme per salvaguardare il suo futuro ma anche il nostro futuro che dipende direttamente dal mare. La vera call to action è il Manifesto di questa campagna che vuole raccogliere le firme e le espressioni di supporto non solo dai cittadini ma anche dalle istituzioni, dalle aziende, per fare in modo di portare questa consapevolezza anche al decisore pubblico e far capire che la valorizzazione e protezione del mare non è solo interesse del terzo settore ma è un interesse condiviso all’interno di tutta la società. L’idea è proprio quella di abbracciare questo concetto e agire insieme per fare in modo che ci sia una conservazione a lungo termine dei mari italiani”.

Il Manifesto rilancia l’obiettivo di proteggere in modo efficace almeno il 30% dei mari italiani entro il 2030. Un impegno, quello del 30x30, europeo e globale, che l’Italia deve rispettare e che può essere raggiunto solo lavorando insieme

 

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