Vetro, tasso riciclo in Italia all’80,3%. Boom negli ultimi 10 anni: i dati CoReVe
Nel nostro Paese migliora la capacità di raccolta e riciclo della filiera del vetro, con conseguenti risparmi ambientali ed economici. Siamo sopra l’obiettivo stabilito dall’Ue per l’anno 2030, pari al 75%. Il Consorzio recupero del vetro ha presentato le cifre in un evento a Milano, durante il quale è stata anche illustrata la situazione sull’innovazione del comparto
In Italia è in miglioramento la capacità di raccolta e riciclo della filiera del vetro. Le quantità di rifiuti di vetro d’imballaggio riciclate sono cresciute nell’ultimo anno del 2,8%, passando da 2.045.768 tonnellate del 2023 a 2.102.979 tonnellate. Il tasso di riciclo ha raggiunto l’80,3%, tornando sui livelli registrati nel 2022, ben oltre l’obiettivo stabilito dall’Unione Europea per l’anno 2030, pari al 75%. Nel periodo 2015-2024, a fronte di una crescita dell’immesso al consumo degli imballaggi in vetro del 11,8%, le quantità riciclate sono aumentate del 26,6%. Sono alcuni dei dati forniti da CoReVe, Consorzio recupero del vetro, presentati il 9 luglio a Milano nel corso dell’evento “Visione Trasparente – Il Talk di Coreve in collaborazione con Will”.
Il tank di CoReVe a Milano
Durante l’evento, a cui ha preso parte il presidente di CoReVe Gianni Scotti, sono stati presentati i dati annuali sulla raccolta e il riciclo del vetro a livello nazionale, un modo per illustrare anche la situazione sull’innovazione del comparto, relativamente all'applicazione dell'IA nel trattamento del vetro e ai livelli di decarbonizzazione dei forni delle vetrerie, un focus sul percorso comunicativo del Consorzio a cura di Elena Ferrari - Responsabile Comunciazione, una riflessione sull'interesse delle GenZ e Millennials per l'economia circolare firmata Will e un approfondimento finale sull’indagine YouGov sull’utilizzo del vetro in casa e fuori, a cura del Direttore Generale Roberto Saettone.
I dati del settore nel 2024
Secondo i dati CoReVe, nel 2024, il consumo di prodotti in vetro ha registrato un lieve calo, pari allo 0,9%. Conseguentemente, anche la raccolta nazionale è risultata in leggera flessione pari allo 0,7% raggiungendo un quantitativo totale di raccolta di circa 2.383.000 tonnellate. Guardando alla ripartizione regionale, è evidente che permangono ancora sostanziali differenze tra Nord e Sud: a fronte di una media nazionale di 40,4 kg raccolte per abitante si registra al Nord una media di 46,7 kg/ab, che al Centro scende a 37,8 kg/ab per arrivare a 33,2 kg/ab al Sud. In Sicilia si registra il record negativo con appena 28 kg per abitante, in Valle d’Aosta il record positivo (62 kg per abitante).
I risparmi
La raccolta e il riciclo del vetro in Italia si traducono in risparmi ambientali ed economici tangibili. Nel 2024 sono stati risparmiati 394 milioni di m3 di gas e immesse nell’ambiente 2,3 milioni di tonnellate di CO2 in meno. 3,8 milioni di tonnellate è il quantitativo di materie prime risparmiate con un impatto ambientale positivo notevole e 113 milioni di euro sono stati erogati da CoReVe sotto forma di corrispettivi ai Comuni. Inoltre, la riduzione della quantità di vetro smaltito in discarica ha un impatto in termini economici di 407 milioni di euro risparmiati.
Scotti (presidente CoReVe): “Cittadini comprendono benefici”
Gianni Scotti, Presidente di CoReVe, ha commentato: “Nel 2023 non poche fibrillazioni hanno caratterizzato il mercato causando per un periodo un maggior ricorso alle materie prime vergini. La tenuta del Consorzio nel suo ruolo sussidiario al mercato ha garantito stabilità, permettendo dopo un breve “crisi” il rientro in convenzione di molti operatori e la ripresa dell’uso prevalente di Mps per alimentare l’industria del vetro in Italia. Il resto è stato fatto dai cittadini che negli ultimi 10 anni, anche grazie a massicce campagne di comunicazione, hanno dimostrato di comprendere i benefici ambientali ed economici di un miglior riciclo del vetro”.
La diffusione capillare nel territorio
Nel corso del 2024, i comuni complessivamente convenzionati con CoReVe, direttamente o attraverso il proprio gestore delegato, sono stati 6.692, pari all’84,8% del totale, mentre gli abitanti coinvolti sono stati 51,3 milioni, corrispondenti all’87% della popolazione italiana. Il dato di immesso al consumo del 2024, secondo i dati YouGov, è risultato in leggera flessione (-0,9%) rispetto al precedente anno. Le ragioni di questo calo sono da ricondurre all’erosione del potere d’acquisto delle famiglie italiane, penalizzate dal trend inflativo degli ultimi anni, e alle incertezze ancora presenti nel contesto internazionale che limitano la propensione al consumo a livello domestico dei principali prodotti confezionati in vetro (-1,8%). Diversamente, le attività del circuito HoReCa (Hotel, Ristoranti e Catering) hanno risentito in misura inferiore della congiuntura economica negativa, potendo beneficiare dell’aumento delle presenze turistiche. Pertanto, i consumi fuori casa si sono attestati su valori sostanzialmente positivi (+2,8%), in linea con quelli
dello scorso anno.
Le iniziative
Per quanto riguarda la raccolta, prosegue l’impegno di CoReVe in collaborazione con Anci e con i gestori delle raccolte, volto a migliorare i risultati quali-quantitativi delle raccolte con l’obiettivo di minimizzare la quota di rifiuti di vetro che viene ancora avviata a smaltimento. A questo scopo, CoReVe ha realizzato un piano articolato di comunicazione con l’obiettivo di colmare il gap di conoscenza sulle regole per una corretta raccolta del vetro. Inoltre, va considerato che, nel breve termine, dovrebbero concretizzarsi i risultati dei numerosi progetti che CoReVe ha finanziato nell’ultimo triennio grazie ai Bandi Anci-CoReVe per sostenere lo sviluppo della raccolta differenziata del vetro di qualità.