Facebook raccoglie dati su sms e chiamate tramite Android

Tecnologia
Foto d'archivio (getty)

Diversi utenti lo hanno segnalato dopo aver chiesto l'archivio dei loro dati. Gli iPhone non sono coinvolti. Il social network di Zuckerberg replica: la pratica non è illegale, riguarda solo due app come Messanger e Facobook Lite e richiede il consenso

Dopo lo scandalo Cambridge Analytica dei scorsi giorni, Facebook deve rispondere a un nuovo caso. Sembra infatti che il popolare social network raccolga dati sulle telefonate e gli sms inviati tramite gli smartphone che utilizzano il sistema operativo Android. Lo hanno segnalato diversi utenti e il sito arstechnica.com. La scoperta sarebbe stata fatta lo scorso fine settimana da un utente neozelandese, che ha scaricato tutti i dati riguardanti il proprio profilo e, scorrendo l’elenco, avrebbe notato che nella lista delle attività memorizzate da Facebook comparivano anche le chiamate che lui aveva ricevuto, effettuato o perso, con tanto di nomi e durata della conversazione. Informazioni che riguardavano anche i messaggi. Subito dopo la denuncia, è arrivata la risposta di Facebook, secondo cui la registrazione di questi dati riguarda solo due app di Facebook per Android, vale a dire la chat Messenger e la versione leggera del social, Facebook Lite. Secondo l'azienda di Zuckerberg, la pratica non è illegale.

Facebook: “Non vedremo mai i dati”

Secondo Facebook, che a tal proposito ha appositamente pubblicato un post per spiegare, quando le informazioni vengono scaricate su Messanger e Facebook Lite, entrambe le applicazioni chiedono la nostra approvazione alla registrazione di telefonate e sms. “Questo ti aiuta a trovare e rimanere connesso con le persone a cui tieni, e ti offre una migliore esperienza su Facebook”, fa sapere la società di Zuckerberg. Che ha spiegato come ci si può anche rifiutare di farlo. Non solo. Viene anche chiarito dal social network che “noi non venderemo mai questi dati e comunque la funzione non registra il contenuto dei messaggi o delle chiamate”.

Come avviene la raccolta dati

Dopo essere stato installato su Android, Messanger propone di essere impostato come sistema predefinito per la gestione degli sms. L’applicazione mostra un avviso con il quale invita gli utenti a “caricare continuamente” informazioni sui contatti come “numeri di telefono, nickname, la cronologia delle chiamate e degli sms”. Non è chiaro se in passato gli avvisi fossero altrettanto espliciti e se l’opzione fosse attiva in modo predefinito o meno.

Raccolta dati possibile da impostazioni di Android

La raccolta sembra esser proseguita per anni e sarebbe stata resa possibile dalle impostazioni di Android, che per molto tempo hanno lasciato alle app la possibilità di accedere ai dati dei proprietari degli smartphone. Solo negli ultimi anni sul sistema operativo di Google sono state inserite nuove opzioni per personalizzata la gestione della privacy. In molti casi, però, gli sviluppatori hanno potuto mantenere le vecchie impostazioni. A ottobre dello scorso anno Google (che ha la responsabilità dello sviluppo di Android) ha rimosso alcune funzionalità che permettevano la raccolta di dati su chiamate ed sms, ma non è chiaro se abbia avuto qualche conseguenza sul comportamento di Messenger.

L'indagine di Arstechnica

Il sito arstechnica.com ha fatto qualche verifica. In particolare Sean Gallagher ha notato che Messenger non era mai stato installato sui suoi Android, eppure nei dati scaricati da Facebook ha trovato informazioni su chiamate effettuate tra il 2015 e il 2016. All’epoca, scrive Gallagher, gli utenti davano il loro consenso alla raccolta dei dati non attraverso una schermata aggiuntiva ma semplicemente quando davano il consenso a installare l’applicazione, quindi con meno possibilità di accorgersi di cosa stesse accadendo. Solo nel 2016, quando emersero alcune perplessità su questa pratica, il sistema degli avvisi fu cambiato, pur mantenendo un’ambiguità nell’avviso che diceva semplicemente: “mantieni tutti i tuoi sms in un singolo posto”.

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