Facebook, nuovi strumenti per contrastare il "revenge porn"

Tecnologia
Foto d'archivio (getty images)

Il social network ha annunciato delle novità che permetteranno di segnalare le immagini intime pubblicate senza il consenso dell’interessato. Con l’obiettivo di eliminarle evitando che diventino virali sui social. Ma WhatsApp per ora resta fuori

Nuovi strumenti saranno a disposizione degli utenti di Facebook per evitare che le foto intime di altre persone vengano condivise senza il permesso dei diretti interessati. Il fenomeno, conosciuto come “revenge porn”, è spesso motivato da un desiderio di vendetta nei confronti della vittima che subisce dalla pubblicazione conseguenze psicologiche devastanti. Per prevenire quello che si configura a tutti gli effetti come un reato, il social network  ha annunciato sul suo blog l’introduzione di alcune novità che permetteranno di segnalare e di non far diventare virali i contenuti intimi pubblicati senza l’autorizzazione dell’interessato.

 

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I nuovi strumenti – La prima novità messa a disposizione degli utenti sarà la possibilità di segnalare le immagini personali o intime che vengono pubblicate sul social. Le foto verranno dunque valutate da un team di Facebook che, nel caso rientrino nella categoria del “revenge porn”, potrà rimuoverle e arrivare fino alla disattivazione dell'account che le ha messe in rete. Accanto a questo strumento di segnalazione il social network di Mark Zuckerberg introdurrà un sistema di "foto-matching" per il riconoscimento delle immagini, che avrà il compito di impedire che questi contenuti diventino virali. Grazie a questa tecnologia, la stessa utilizzata per evitare la diffusione online di immagini pedopornografiche, verrà impedito agli utenti di condividere di nuovo un’immagine che è stata segnalata e rimossa. Una politica che Facebook ha voluto spiegare anche attraverso un’apposita guida che illustra agli utenti i rischi penali e le conseguenze che può avere la pubblicazione di immagini intime senza consenso.

 

Faebook e il nudo - In generale il social network impedisce la pubblicazioni di foto di nudo a meno che non servano a sensibilizzare su un certo tema o nell’ambito di un progetto artistico. Ad esempio vengono rimosse le immagini che mostrano un seno se includono il capezzolo, ma non quelle che mostrano donne che allattano o le cicatrici seguite a una mastectomia. Una serie di regole che, evidentemente, finora non ha impedito ad alcuni utenti di pubblicare video e foto con atteggiamenti intimi o ammiccanti senza il consenso della persona interessata.

 

Per ora non su WhatsApp – I nuovi strumenti, che saranno attivati anche per l'Italia, saranno introdotti anche su Messenger e Instagram ma per il momento non sul servizio di messaggistica online WhatsApp. "È un primo passo di una serie di interventi - ha spiegato Antigone Davis, responsabile della Sicurezza di Facebook- c’è altro da fare, ma questo è un primo modo per mantenere internet sicuro, un obiettivo che anche Mark Zuckerberg ha messo tra i più importanti dell’azienda". Una nuova politica che cerca di dare una risposta alle pressanti richieste arrivate da più parti a seguito di drammatici casi di cronaca, come quello di Tiziana Cantone, suicida dopo che un suo video hard era finito in rete. 

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