Maggie racconta a cosa servono gli uomini

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Greta Gerwig, Ethan Hawke e Julianne Moore sono i protagonisti di una delicata commedia sull’amore e sulla forza del destino. Maggie è un’allegra ed affidabile trentenne newyorkese che, dopo una delusione amorosa, ordisce un piano per riunificare il suo ex fidanzato con la sua ex moglie. Appuntamento, in prima tv, venerdì 10 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno

Presentato al Festival di Toronto nel 2015, al Sundance dello stesso anno e al 66esimo Festival di Berlino, Il Piano di Maggie - A cosa servono gli uomini, arriva, in prima tv, su Sky Cinema Uno, venerdì 10 marzo alle 21.15.
 

Nella divertente e moderna commedia romantica di Rebecca Miller, la figlia del drammaturgo Arthur Miller e autrice di Personal Velocity - Il momento giusto, La storia di Jack & Rose e La vita segreta della signora Lee, Greta Gerwig è la protagonista Maggie Hardin, un'allegra e affidabile trentenne newyorkese che di mestiere fa l'insegnante. La vita di Maggie è pianificata, organizzata e calcolata in tutto e per tutto. La ragazza non ha molto successo in amore ma decide comunque che è arrivato il momento di avere un figlio, da sola, o meglio, con il solo aiuto di una vecchia conoscenza del college (Travis Fimmel), attraverso la pratica dell'inseminazione artificiale. Quando conosce John Harding (Ethan Hawke), uno scrittore e antropologo in crisi, di cui si innamora, i piani di Maggie vengono sconvolti.

Ispirato al romanzo di Karen Rinaldi, la mente corre subito a Woody Allen: per l'ambientazione, nella Grande Mela, e per il tipo di commedia, romantica e un po' nevrotica. "Non si può fare una pellicola che parla di intellettuali a New York e non pensare a lui – ha ammesso la regista Rebecca Miller - Il suo primo film che ho visto quando ero ragazza è stato Io e Annie, mi ci sono immedesimata moltissimo. Lo adoro ancora oggi, sono cresciuta con quel tipo di film. Per me lui è sempre stato una grande fonte di ispirazione". Il personaggio di Maggie è modernissimo e i temi affrontati sono tanti: inseminazione artificiale, famiglia allargata, triangoli amorosi, solo per citarne alcuni. "Maggie riesce a essere molto moderna pur essendo una donna modesta con delle caratteristiche un po' old style – ha spiegato l'interprete Greta Gerwig - Per certi aspetti però, non riesce a inserirsi nella società di oggi, perché' è come se venisse da un'altra dimensione temporale. Credo che molti giovani si sentiranno connessi al suo personaggio proprio per questa sua caratteristica".

E ancora: "La cosa che più mi piace di Maggie è il suo impegno nel portare a termine quello che desidera e il fatto di non avere alcun senso di colpa una volta prese le sue decisioni. Come attrice, ho avuto l'impressione di assorbire alcuni aspetti del personaggio, che ora mi porto dentro. Anzi, ne sono convinta: un po' di Maggie mi e' rimasta addosso. Fortunatamente non ho dovuto interpretare un mostro". E chissà che Il Piano di Maggie non sia per una delle lady per eccellenza del cinema indie, Rebecca Miller, il definitivo trampolino di lancio verso Hollywood: "Se dieci anni fa mi avessero detto che avrei fatto un film mi sarei sorpresa - afferma la 53enne figlia d'arte  -  Per essere completamente a mio agio sul set, devo sapere di avere ogni cosa sotto controllo, poter scegliere i miei collaboratori, i dettagli della storia e così via. Il cinema hollywoodiano non e' un qualcosa che escludo a priori ma credo che in genere, quando la sceneggiatura è già scritta, poi è come se fosse tardi per cambiarla e a me piace metterci mano di continuo. Questo forse è l'ostacolo più grande da superare”.

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