Arcade Fire, online il nuovo album "Everything now"

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La band canadese torna in pista con un disco che punta su un sound più diretto e ballabile. Ma Win Butler avverte: "Fare cose semplici è più difficile"

Gli Arcade Fire, a quattro anni dall'ultima prova discografica, hanno pubblicato il nuovo album “Everything now”. L'indie rock band canadese che nel 2004 aveva fatto gridare al miracolo con “Funeral” si è imposta negli anni successivi come una delle proposte musicali più apprezzate da pubblico e critica. Con “Everything now” gli Arcade Fire continuano le loro metamorfosi indulgendo sui battiti danzabili presi in prestito dagli anni '80.

 

"Everything now" e l'amore per la disco

Rispetto al predecessore, un album della durata di ben 75 minuti intriso in una costante ricerca sonora, “Everything now” sceglie la concisione (47 minuti, con un deciso taglio della durata media dei pezzi) e un sound che fa della freschezza il suo mood costante. Se “Reflektor” era stata l'ennesima prova delle ambizioni di Win Butler e soci, qui la band cerca esprimere sensazioni più dirette dando l'impressione di volersi innanzitutto divertire. Per farsene un'idea è sufficiente ascoltare la title-track oppure “Chemistry”: la prima nel suo matrimonio di ritmi cadenzati e melodie orecchiabili ricorda da vicino gli Abba, la seconda impianta su un ritmo reggae un testo di sicura immediatezza (“baby, tra me e te c'è chimica”, ripete il ritornello).

 

Le prime reazioni

L'accoglienza della critica, per questo album così atteso, stavolta non è stata concorde nel tributare ai canadesi il consueto plauso: Pitchfork opta per l'insufficienza (5,6/10) unendosi al gruppo delle voci che rivelano una certa "vacuità" di fondo del lavoro. Mentre altre recensioni lodano la ritrovata orecchiabilità della band (ad esempio il "Los Angeles Times"). Nella scelta di una maggiore immediatezza e ballabilità, c'è chi ha già paragonato il percorso degli Arcade Fire a quello dei Coldplay: un percorso che dal terreno propriamente rock vira verso la musica per le grandi masse. Resta da capire se gli esiti saranno altrettanto efficaci in termini di successo.

 

Il parere di Butler

In un'intervista rilasciata a "Usa Today", il frontman del gruppo smentisce che “Everything now” segni una svolta rispetto alla precedente sincerità della loro musica. Dopo aver citato alcuni brani del nuovo lotto, affermando di esserne molto orgoglioso, Butler nega che suonare in modo più spoglio sia una cosa facile: “È la roba più difficile da creare con una grossa band: quel materiale davvero sfumato e sottile. In un certo senso è più difficile fare cose semplici”. Non va dimenticato che, in passato, gli Arcade Fire avevano fatto della ricchezza e magniloquenza degli arrangiamenti un marchio di fabbrica.

 

 

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