Il ministro della PA Zangrillo: "Sì a smart working, ma misurare risultati"

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Lo afferma in un'intervista a Repubblica il neo ministro della Pubblica amministrazione. "Ho un atteggiamento più laico di Brunetta: è diventato uno strumento di lavoro, occorre valutarlo e utilizzarlo, naturalmente cambiando i presupposti del rapporto di lavoro"

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"Sullo smart working ho un atteggiamento più laico di Renato (Brunetta, ndr). La Pubblica amministrazione non differisce dalle altre organizzazioni: se prima lo avevano adottato solo mezzo milione di lavoratori, per necessità si è passati a cinque milioni". Lo afferma in un'intervista a Repubblica il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo

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Logica dei risultati

Lo smart working "è diventato uno strumento di lavoro", aggiunge Zangrillo,  "occorre valutarlo e utilizzarlo, naturalmente cambiando i presupposti del rapporto di lavoro. Si passa da una logica di controllo a quella della misurazione dei risultati. La misurazione delle performance non deve essere un tabù".

Il Pnrr

Quanto all'attuazione del Pnrr, Zangrillo sottolinea: "Tutti i cantieri del 2022 sono stati già chiusi e si stanno avviando i progetti del 2023: siamo in una condizione ottimale". 

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