Elezioni 2018, a Palermo errore su schede. Ritardi in alcuni seggi

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Ristampate nella notte 200mila schede, a causa di un problema nella perimetrazione dei collegi, e destinate a circa 200 sezioni. Grasso: "Gravi errori"(LO SPECIALE ELEZIONI - IL VOTO LIVE)

Ritardi nell'apertura di alcuni seggi elettorali a Palermo, per via della distribuzione delle schede (200mila) ristampate nella notte, a causa di un errore nella perimetrazione dei collegi, e destinate a circa 200 sezioni. Tutte le schede sono state distribuite, ma i ritardi sono dovuti al fatto che i presidenti devono timbrarle. La Prefettura, poco dopo le 8 del mattino, ha fatto sapere che le operazioni di voto dovrebbero cominciare a breve. La stessa Prefettura si era messa al lavoro nella serata di sabato dopo che era stata segnalata da alcuni seggi del capoluogo l’arrivo di schede del Senato del collegio di Bagheria. L’errore sarebbe legato alla 'perimetrazione' dei nuovi collegi stabiliti con la legge elettorale che entra in vigore proprio con queste elezioni. Il collegio è quello dove il leader di LeU Pietro Grasso è candidato all’uninominale. E lui stesso ha fatto sapere che si tratta di “gravi errori”  (LA MAPPA INTERATTIVA DEI COLLEGI UNINOMINALI).

La Prefettura: schede ristampate pronte prima dell'apertura dei seggi

"Nel pomeriggio odierno - si leggeva in un comunicato della Prefettura di Palermo del 3 marzo - a seguito di un'attenta verifica della distribuzione delle schede elettorali in diversi seggi della città di Palermo, si e' riscontrata una difforme collocazione di talune sezioni elettorali nell'ambito dei collegi senatoriali". Per questo "il Prefetto ha disposto l'immediata ristampa delle schede per garantire la regolarità del voto. Il Comune di Palermo assicurerà la tempestiva distribuzione delle schede elettorali prima dell'apertura dei seggi". Ma nella mattinata del voto si sono comunque registrati dei ritardi.

La segnalazione alla Prefettura

In poco tempo rappresentanti di lista e candidati interessati si erano ritrovati in Prefettura. Gli uffici elettorali inizialmente confermavano la corretta distribuzione delle schede, poi ci si è accorti dell'errore di perimetrazione anche se non si capiva ancora se il problema fosse dipeso dal Comune o dalla Prefettura. Dell'errore era stato informato anche il Ministro e alla fine si è deciso di ristampare tutto. Così sono state chiamate le tipografie che hanno dovuto riattivare le macchine.

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