La Commissione ha ricevuto i primi dossier dai candidati Cancelleri e Fava. Ma c'è poco tempo per verificare le condizioni di candidabilità. Sul modulo di chi corre per la Regione manca il riferimento alla legge Severino
A tre settimane dal voto in Sicilia la Commissione nazionale Antimafia è stata in missione a Palermo per iniziare a definire la "lista degli impresentabili". I candidati alla presidenza della Regione Siciliana, Claudio Fava e Giancarlo Cancelleri, hanno consegnato alla presidente della Commissione Rosy Bindi un proprio dossier. Ma c'è un primo, grande scoglio da superare: con le elezioni in programma il 5 novembre, i tempi a disposizione per svolgere i controlli sul rispetto delle condizioni di candidabilità, previste dalla legge Severino, sono brevi.
Il caos siciliano
I candidati alla Regione Siciliana hanno firmato un modulo che si riferisce a una norma che non esiste più. Nei moduli predisposti dall'ufficio elettorale regionale, nella parte che riguarda l'incandidabilità, non viene infatti citata la legge Severino del 2012; ma una norma del 1990. “Il foglio che hanno firmato i candidati – ha spiegato il deputato Riccardo Nuti, membro della Commissione Antimafia - è una semplice autocertificazione su eventuali incompatibilità o incandidabilità. Ma quel foglio che firmano è carta straccia: la legge siciliana deve adeguarsi, poiché non è come quella nazionale”.
Indagini tra parentopoli e "candidati chiacchierati"
Altro tema che è emerso nel corso della missione siciliana è quello di “opportunità” in caso di candidati con parenti condannati o vicini a personaggi “chiacchierati”. “Qui, però – ha evidenziato la Commissione - dovrebbero essere i partiti a prendere provvedimenti. Il lavoro di monitoraggio, avviato con le audizioni di oggi proseguirà con la collaborazione delle Prefetture e della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo".
Nel dossier dei 5 Stelle ci sono 17 nomi
Sono 17 i candidati che compaiono nella black list di coloro ritenuti impresentabili dai 5 Stelle: 15 uomini e due donne. C’è solo un nome nel dossier presentato dal candidato della Sinistra, Claudio Fava.