Femminicidio, stop al ddl orfani. Boschi: “A rischio risultato finale”

Politica

Gli esponenti di Fi, Gal e Lega hanno negato la sede deliberante per il provvedimento sui figli delle vittime: “Il testo tenta di far entrare dalla finestra il tema dei figli delle unioni civili”. Pd: “Atto grave e crudele

I senatori di Fi, Gal e Lega dicono no all'esame in sede deliberante, ovvero senza passare dall'Aula, del disegno di legge che tutela gli orfani di femminicidio. A rilanciare la notizia è stata la sottosegretaria Maria Elena Boschi, che ha espresso stupore e fatto appello alle colleghe di centrodestra Mara Carfagna e Stefania Prestigiacomo.

Scontro sui figli delle unioni civili

Il motivo del rifiuto alla sede deliberante, hanno spiegato alcuni dei parlamentari che in commissione Giustizia del Senato hanno posto il veto, sarebbe dovuto al fatto che nel testo si "fa riferimento ai figli delle unioni civili" tentando "di far entrare dalla finestra" un tema ancora caldo e soprattutto "già affrontato in altra sede".

Boschi: “Mettono a rischio il risultato”

"Perché rimandare una legge che si può approvare subito? Gli orfani delle vittime hanno bisogno di riposte e di averle il prima possibile - Maria Elena Boschi, che a Palazzo Chigi ha la delega per le Pari opportunità - Stupore e dispiacere per la scelta del gruppo di Fi al Senato di stoppare la legge approvata all'unanimità alla Camera dei Deputati. Negando la sede deliberante, allunga i tempi per approvarla e mette a rischio il risultato finale”. E si augura "che i deputati e le deputate di Fi, a cominciare dalle ex ministre Carfagna e Prestigiacomo, facciano cambiare idea ai loro colleghi del Senato".

Carfagna: “Boschi si accorge dopo un anno di questa legge”

"Vogliamo rassicurare il sottosegretario Boschi: abbiamo fatto e stiamo facendo quanto serve per arrivare ad una rapida approvazione della legge sugli orfani di femminicidio", ha risposto Mara Carfagna. La parlamentare di Forza Italia non risparmia le critiche: "È bello scoprire che su questi temi la Boschi c'è. Nonostante abbia la delega alle Pari Opportunità da più di un anno si accorge solo ora dell'importanza di questa legge. D'altronde non ricordiamo di aver avuto la Boschi come interlocutore quando la proposta è stata approvata alla Camera, così come non ricordiamo sdegno e stupore di fronte ad una norma, inserita nella riforma del codice penale, che permette di estinguere il reato di stalking pagando".

Pd: “Grave e crudele”

Ma è l’intero gruppo di senatori Pd in commissione Giustizia a insorgere: "Il ritiro del consenso da parte del centrodestra alla sede deliberante è grave, crudele e senza alcuna ragione obiettiva. Si tratta di bambini che hanno, nella maggior parte dei casi, la madre morta e il padre in carcere accusato di omicidio: cosa si deve attendere per tutelarli? Il presidente Grasso aveva assegnato al ddl un iter agevolato e le stesse parlamentari di Forza Italia della Camera avevano fatto un appello affinché il Senato approvasse rapidamente il provvedimento".

Nitto Palma (Fi): “È un ddl pieno di errori”

A rispondere alle proteste è il senatore di Fi, Francesco Nitto Palma, che si dice “seccato dalle continue demagogiche strumentalizzazioni operate da una certa frangia del Pd. Il provvedimento sugli orfani dei crimini domestici è a mio avviso pieno di errori tecnici i quali necessitano di un confronto ampio”. Il senatore precisa che la volontà è quella di “licenziare una legge tecnicamente corretta e che non sia lo strumento per ufficializzare normativamente, vedi i figli delle unioni civili, ciò che già è stato bocciato nell'Aula del Senato".

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