Austria, ecco il nuovo governo. Alla destra Interni, Difesa e Esteri

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Daniele Brunetti

Sebastian Kurz insime al presidente austriaco, l'indipendente Alexander van der Bellen (Getty Images)
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Il nuovo esecutivo "nero-blu" è il prodotto del patto di coalizione fra Sebastian Kurz, leader del partito Popolare, e lo schieramento populista Fpö, guidato da Heinz-Christian Strache

L'Austria ha un nuovo governo, ed è "nero-blu", dai colori delle formazioni politiche che lo compongono: il Partito Popolare austriaco, Övp, di Sebastian Kurz e lo schieramento populista di estrema destra Fpö di Heinz-Christian Strache. Proprio Kurz, che ha vinto le elezioni politiche lo scorso ottobre, sarà il cancelliere: è il più giovane leader mondiale e il più giovane capo di governo nella storia d'Europa. All'ultradestra andranno invece sei ministeri, tra cui Interni, Esteri e Difesa. Dopo l'annuncio di un accordo di coalizione fra i due partiti, è arrivata l'approvazione del presidente della Repubblica austriaco Alexander Van der Bellen, a cui è stato assicurato che il nuovo esecutivo sarà filoeuropeo e che rispetterà i diritti umani.

"Contribuire a una forte Comunità europea"

I timori di parte dell'opinione pubblica austriaca ed europea nascono soprattutto dalla linea dura nei confronti dell'immigrazione propria dell'Fpö, che alle scorse elezioni è arrivato terzo con il 26% delle preferenze. Fondato negli anni Cinquanta da nazionalisti e pangermanisti, il partito è stato recentemente guidato da Jörg Haider, morto nel 2008, che ha più volte manifestato apprezzamento per le politiche della Germania nazista. Il partito Popolare austrico di Kurz, del resto, è riuscito a trionfare alle elezioni anche grazie a uno spostamento del suo asse politico, con un programma che spesso si è sovrapposto a quello dell'Fpö. In particolare il leader dell’Övp, che a 31 anni si appresta a diventare il più giovane premier del mondo, durante la campagna elettorale si è impegnato a tagliare i benefici per i rifugiati e ad impedire il ripetersi di un’ondata di arrivi come quella del 2015. Dopo aver vinto le elezioni, Kurz ha ripetutamente affermato che il suo governo sarà europeista, ma molti osservatori temono la spinta contraria del partito della Libertà. A tal proposito, il presidente della Repubblica austriaca Alexander Van der Bellen ha voluto rassicurare l'opinione pubblica internazionale spiegando che "nei colloqui ci siamo trovati d'accordo che è nell'interesse nazionale dell'Austria essere al centro di una Unione europea forte, e di contribuire a una forte Comunità europea". Il leader del Partito Popolare avrebbe, infatti, rinunciato all’idea di proporre un referendum in stile Brexit per l’Austria.

Esteri, Interni e Difesa all'ultradestra Fpö

La nuova compagine di governo, presentata nel pomeriggio del 16 dicembre, è stata definita da Kurz "un'ottima e forte squadra". Se il 31enne dell'Övp è il capo del governo, al suo alleato, Heinz-Christian Strache vanno la poltrona di vice-cancelliere e i ministeri della Polizia e dello Sport. L'Fpö si aggiudica anche altri cinque ministri e un segretario di Stato. Nella lista presentata al presidente della Repubblica spiccano Norbert Hofer, il candidato Fpö alla più alta carica dello Stato, che sarà ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; il presidente del partito Herbert Kickl che guiderà gli Interni e Mario Kunasekche dirigerà il ministero della Difesa. Ministra degli Esteri sarà invece Karin Kneissl, che formalmente non appartiene a nessun partito, ma è stata espressamente indicata dall'Fpö.

 

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