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Uragano Ophelia dopo l'Irlanda ora spaventa Scozia e Galles

Mondo
Le coste dell'Irlanda travolte dalla tempesta Ophelia (Foto Getty)

La tempesta, che ha causato tre morti e grandi danni sull'isola, ora si dirige verso le coste della Gran Bretagna dove è scattata l'allerta gialla per i forti venti. In Portogallo 39 persone hanno perso la vita a causa dei roghi

Ophelia continua a far paura: dopo aver travolto l'Irlanda con venti che hanno superato i 130 chilometri orari, ora l'uragano si dirige verso Inghilterra, Galles e Scozia, dove è scattata l'allerta gialla. Secondo le previsioni, in serata la tempesta si sposterà verso nord avvicinandosi alla Norvegia e potrebbe indebolirsi. Sull'isola britannica l'impatto è stato devastante: tre le vittime, migliaia di famiglie rimaste senza corrente elettrica, danni e grandi disagi nei trasporti. In precedenza Ophelia si è abbattuta sulla penisola iberica lasciando una scia di devastazione: in Portogallo i suoi fortissimi venti hanno alimentato vasti incendi e causato 39 morti, mentre altre tre persone hanno perso la vita in Galizia, in Spagna

Scuole chiuse e voli cancellati

Secondo gli esperti, l'uragano Ophelia è il fenomeno atmosferico più devastante che abbia mai colpito l'Irlanda negli ultimi 50 anni. Un sole rosso è spuntato ieri in Inghilterra e Galles. A Londra il cielo ha assunto una sfumatura arancione a causa dei venti che hanno portato sulla Gran Bretagna la sabbia del Sahara e il fumo degli incendi in Spagna e Irlanda. Anche oggi le scuole saranno chiuse, molti voli cancellati e i cittadini sono invitati a non uscire di casa per non mettersi in pericolo. Secondo le autorità irlandesi, potrebbero essere necessari diversi giorni per ripristinare la fornitura elettrica alle circa 330.000 case rimaste al buio. Nella giornata di ieri, 16 ottobre, l'aeroporto di Dublino riferisce che sono stati cancellati 180 voli, mentre oggi la situazione dovrebbe normalizzarsi con la cancellazione di pochi viaggi.

Voli dirottati per "cattivi odori a bordo"

Diversi voli diretti verso gli aeroporti britannici sono stati dirottati a causa di odori insoliti a bordo che si ritiene abbiano a che fare con il passaggio dell'uragano Ophelia. Easyjet ha fatto sapere che il fenomeno si è presentato su quattro suoi voli di ieri, 16 ottobre, probabilmente a causa della tempesta che ha sparso nell'aria caldo tropicale e sabbia del Sahara. Dipendenti di Easyjet hanno riferito che due voli sono stati dirottati verso altri aeroporti e altri due hanno anticipato l'atterraggio per precauzione. Episodi simili sono stati riportati dalla British Airways, che però non ha modificato i suoi piani di volo. Il dirottamento di alcuni voli a causa degli odori è stato riferito anche dal personale dell'aeroporto John Lennon di Liverpool.

I satelliti puntati su Ophelia

Ophelia è stata fotografata da alcuni satelliti, tra cui il GOES-16 dell'Agenzia americana per l'Atmosfera e gli Oceani (Noaa), e dalle osservazioni è nato un video che ne ha ricostruito la nascita: da quando era una semplice depressione sull'Atlantico, fino a quando ha preso forza ed è diventata una tempesta tropicale, destinata a trasformarsi in uragano mentre puntava verso nord est. In un'animazione, invece, i ricercatori del Goddard Space Flight Center della Nasa, sempre grazie ai dati dei satelliti, hanno creato un modello 3D dell'uragano e del suo occhio. Ophelia non è stato mai perso di vista dai satelliti: il Suomi NPP di Nasa e Noaa ha sorvolato Ophelia il 16 ottobre, mentre colpiva l'Irlanda, i satelliti europei Sentinella ne hanno invece misurato le temperature. Il Sentinel-3A del programma europeo Copernicus, varato da Commissione Ue e Agenzia Spaziale Europea (Esa), ha visto che le temperature delle nuvole sono di circa 50 gradi sotto lo zero vicino all'occhio e di circa 15 gradi alla periferia del vortice. Quando l'uragano era in procinto di avvicinarsi al Portogallo, invece, il satellite Gpm (Global Precipitation Measurement) della Nasa e dell'Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa), aveva visto che Ophelia era accompagnato da piogge che cadevano al tasso record di oltre 21,3 centimetri all'ora.

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