Cresce la tensione tra Pyongyang e Washington. "Spero in una soluzione pacifica su", dice Trump. Dalla Cina appello alla moderazione
"Una guerra nucleare potrebbe scoppiare da un momento all'altro nella penisola coreana". Lo ha detto l'ambasciatore di Pyongyang all'Onu, Kim In Ryong, parlando con i giornalisti al Palazzo di Vetro. "Gli Stati Uniti stanno disturbando la pace e la stabilità globale, insistendo in una logica da gangster", ha precisato il delegato nordcoreano aggiungendo che la Corea del Nord "prenderà contromisure più pesanti". Parole che arrivano mentre il presidente Trump dice di auspicare una soluzione pacifica e il suo vice Pence, in visita nella zona di confine demilitarizzata tra le coree, avverte: “La pazienza è finita”. Intanto dalla Cina arriva un appello alla moderazione.
Il fuoriprogramma di Pence
La “zona demilitarizzata” non era indicata nel programma ufficiale del viaggio di Pence, ma la tappa assume significato dato il momento delicato tra Usa e Pyongyang. Inoltre, il padre del vicepresidente servì da militare in Corea. Pence ha visitato la base militare Camp Bonifas per un briefing con i leader militari e per incontrare le truppe americane di stanza lì. Il campo Usa-Corea si trova a circa 4 km dalla zona demilitarizzata, una striscia di terra “cuscinetto” istituita nel 1953 in accordo con le Nazioni Unite che attraversa la penisola per i 250 km del confine tra il Nord e il Sud.
“La pazienza è finita”
Sulle tensioni tra Usa e Corea del Nord, Pence ha definito "corazzata" l'alleanza tra Washington e Seul e ha ribadito che "tutte le opzioni sono sul tavolo" per fare pressione su Pyongyang affinché si sbarazzi delle sue armi nucleari e del programma missilistico: "L'era della pazienza strategica è finita". Secondo il vicepresidente, gli Stati Uniti e i loro alleati utilizzeranno "mezzi pacifici o in ultima analisi qualsiasi mezzo necessario" per proteggere la Corea del Sud e stabilizzare la regione. Anche Trump è intervenuto sulla questione: "Spero che sia possibile una soluzione pacifica", ha detto il presidente alla Cnn.
Le leve della Cina
Nel frattempo Pence ha parlato anche della Cina, da sempre titubante sulla questione Pyongyang, dicendo che Donald Trump spera che userà le sue "leve straordinarie" per fare in modo che la Corea del Nord abbandoni il suo programma missilistico e nucleare. Già ieri un tweet del presidente americano annunciava che Pechino sta lavorando con gli Usa per risolvere "il problema nordcoreano".
Why would I call China a currency manipulator when they are working with us on the North Korean problem? We will see what happens!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) April 16, 2017
Da Pechino invito alla moderazione
Da parte sua Pechino, per bocca del portavoce del ministero degli Esteri Lu Kang, fa sapere che la Cina, di fronte a una "situazione molto delicata e pericolosa" nella penisola coreana, esorta tutte le parti coinvolte a dare prova di moderazione astenendosi da provocazioni e invita a ridurre le tensioni al fine di "tornare al tavolo negoziale e risolvere i problemi con mezzi pacifici". Pechino vuole far ripartire il dialogo multilaterale (di cui fanno parte Cina, le due Coree, Usa, Russia e Giappone), in stallo da dicembre 2008.