Da "Enjoy!" a "Sad!", ecco lo stile Trump su Twitter

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Il magazine online Quartz ha contato e analizzato i messaggini del neopresidente degli Stati Uniti che si concludono con un punto esclamativo

Sul suo operato da presidente sono in molti ad avere delle riserve ma sul suo uso di Twitter sono invece tutti d’accordo: piaccia o no, Donald Trump ha inventato uno stile. E di questo stile il tratto distintivo sono le esortazioni che chiudono i messaggini: una o due parole, accompagnate da un punto esclamativo. Nell'ultimo anno l'inquilino della Casa Bianca è ricorso a questa sorta di “firma” ben 244 volte.


Marchio di fabbrica - A contare la frequenza di quello che è diventato un po' il marchio di fabbrica del neo-presidente degli Stati Uniti su Twitter è stato il magazine online Quartz che si è preso anche la briga di stilare una classifica delle espressioni utilizzate. A guidare la fila è “Enjoy!”, che conclude ben 54 tweet ed è utilizzato per lo più come conclusione di un messaggino che segnala un'imminente intervista a Trump o la sua presenza in una trasmissione televisiva. Al secondo posto si piazza “Thank You!”, che ritorna in 14 occasioni per ringraziare specifici utenti Twitter che lo sostengono o i suoi supporter in generale.


Molto triste! - Dieci volte invece ricorre la parola “Sad!” (“Triste!”) a cui Trump si affida per commentare la performance di un avversario da lui giudicata negativa o sleale. In un paio di occasioni, poi, l'espressione si trasforma in un più forte “So sad!” (“Molto triste!”), che viene usato anche per colpire un'istituzione come le Nazioni Unite.


Seguono poi esclamazioni come “Nice!” (“Bello!”, 6 volte), “Watch!” (“Attenti!”) e “Very Exciting!” (“Molto eccitante!”), entrambe quattro volte. Nel campionario del Trump cinguettante entrano poi le locuzioni più varie. Da “Lie!” (“Bugia!”), usato contro Hillary Clinton, o “Two clowns!” (“Due pagliacci!”) rivolto a due giornalisti. E non poteva mancare quello che sarebbe diventato lo slogan principale della campagna e della presidenza Trump: “America First!


Semplicità - Nel complesso, anche grazie a queste esclamazioni, Trump è riuscito a riprodurre su Twitter lo stile che caratterizza i suoi discorsi e i suoi interventi: piano, caratterizzato da frasi brevi composte, per lo più, da parole di poche sillabe. Un linguaggio che è stato giudicato da un'analisi del quotidiano americano Boston Globe il più semplice tra tutti i candidati alla presidenza, così semplice da poter essere compreso anche da un bambino di quarta elementare.

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