Bomba Fano, esplosione in mare per l'ordigno bellico

Cronaca
L'ordigno è stato fatto brillare a circa due miglia al largo di Fano (Ansa)
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Il dispositivo risalente alla Seconda Guerra Mondiale è stato fatto brillare dagli artificieri della Marina Militare a due miglia al largo dalla città delle Marche

Si chiude la vicenda della bomba ritrovata a Fano lo scorso 13 marzo. L'ordigno bellico è stato infatti brillare a circa due miglia al largo della città delle Marche.

Alta fontana d'acqua

Le operazioni di brillamento della bomba, risalente alla Seconda Guerra Mondiale, sono state condotte dagli artificieri della Marina Militare e hanno richiesto più tempo del previsto a causa delle condizioni del mare, ma sono andate a buon fine. L'alta fontana d'acqua alzata dall'esplosione dell'ordigno era visibile da terra, come ha riferito il sindaco di Fano, Massimo Seri, che sulla propria pagina Facebook aveva pubblicato un post all'inizio delle operazioni.

L'allarme degli scorsi giorni

Dopo il ritrovamento della bomba vicino alla spiaggia Sassonia, erano state evacuate circa 23mila persone, compresi i pazienti dell'ospedale Santa Croce. Il 14 marzo l'allarme era cessato: dopo le delicate operazioni di messa in sicurezza, l'ordigno era stato portato a circa 2 miglia a largo della costa. Un giorno dopo, era infine stata fissata al 19 marzo la data per il brillamento, con il quale - questa mattina - si è chiusa la vicenda.

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