Messina, sequestrati 8 centri scommesse non autorizzati

Cronaca
L'operazione "Gioco sporco 2" è scattata in tre centri del messinese (Ansa)
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I finanzieri hanno eseguito un blitz che ha portato alla denuncia di sei persone. Le giocate venivano raccolte all'interno di internet point e sale biliardo attrezzate con postazioni abusive

Otto centri scommesse operavano senza autorizzazione in provincia di Messina. Sono stati scoperti e sequestrati nell'ambito dell'operazione "Gioco Sporco 2". Sei le persone denunciate per esercizio abusivo di gioco e scommesse. Il blitz dei finanzieri è scattato in tre centri siciliani: Barcellona Pozzo di Gotto, Terme Vigliatore e Merì.

I centri scommesse abusivi

Gli esercizi commerciali apparivano come normali sale da biliardo o internet point. In realtà erano centri scommesse, come confermato anche dai registri della contabilità in nero (che tracciavano le somme raccolte) e dalle ricevute delle giocate. Dai controlli è emerso che i responsabili dei centri abusivi svolgevano il ruolo di intermediari tra i giocatori e il sistema di puntata: ricevevano le puntate da parte dei clienti, ma utilizzavano conti e account personali per accedere al sistema. Negli stessi locali sono stati individuati e sequestrati anche cinque videopoker installati in assenza di autorizzazione.

Sanzioni per 150mila euro

Complessivamente sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 150mila euro. Dodici, le postazioni scommesse sottoposte a sequestro. Per le indagini è stata fondamentale l'analisi tecnica delle postazioni di gioco, svolta anche con l'ausilio dei funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Messina, che ha permesso di rilevare collegamenti diretti a piattaforme di gioco online e di ricostruire la cronologia delle scommesse effettuate. È stato così possibile dimostrare che gli esercenti avevano predisposto le apparecchiature per consentire ai clienti di scommettere e giocare anche in assenza delle concessioni. 

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