"Furbetti del cartellino" all'agenzia Dogane Roma 1: dodici indagati

Cronaca
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Gli impiegati abbandonavano il posto di lavoro senza timbrare l'uscita. Attestate oltre 209 ore lavorative non svolte ma regolarmente retribuite per un danno di migliaia di euro ai danni dell'amministrazione

Lasciavano l'ufficio senza segnalare la propria uscita attraverso il sistema elettronico o cedevano il loro badge ai colleghi affinché timbrassero solo al termine dell'orario di lavoro. Nuovo caso di "furbetti del cartellino" all'agenzia Dogane Roma 1: dodici dipendenti sono indagati per truffa aggravata e falsa attestazione. Nei loro confronti i carabinieri stanno eseguendo un'ordinanza di applicazione della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla Procura Generale, emessa dal Tribunale di Roma.

Pratica "frequente e diffusa"

Secondo quanto ricostruito, attraverso l'installazione di un sistema di videoriprese all'interno dell'Ufficio Pubblico, e diversi pedinamenti svolti dai Carabinieri, i dodici impiegati erano soliti abbandonare il posto di lavoro senza segnalarlo nell'apposito sistema elettronico o servirsi dell'aiuto di colleghi, ai quali cedevano il proprio "badge" affidandogli il compito di attestare l'uscita al termine del regolare orario di lavoro. In questo modo i "furbetti del cartellino" potevano svolgere mansioni private e intrattenersi in esercizi pubblici risultando comunque in servizio. Continuavano così a percepire il compenso previsto dal contratto di lavoro. Le indagini avviate nel settembre del 2016 hanno permesso di attestare questa pratica, definita come "frequente e diffusa", con oltre 209 ore di lavoro non svolte, ma regolarmente retribuite per un danno di migliaia di euro ai danni dell'amministrazione.  

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