Sorelle uccise nel Catanese: l'omicida ha confessato, voleva 200 euro

Cronaca
Foto d'archivio (Fotogramma)

Le due donne, di 70 e 79 anni, sono state trovate morte nella loro casa di Ramacca. In manette un 30enne con precedenti

Svolta nelle indagini sull'uccisione delle sorelle Maria Lucia e Filippa Mogavero, di 70 e 79 anni, accoltellate ieri nella loro casa di Ramacca: i carabinieri del comando provinciale di Catania e della compagnia di Palagonia hanno fermato un 30enne, con precedenti penali, di Ramacca. L'uomo ha confessato di aver ucciso le due donne e che avrebbe agito a scopo di rapina: voleva 200 euro per saldare un debito di droga.

La confessione del fermato

La ricostruzione del fermato è al vaglio della Procura di Caltagirone. L'uomo sarebbe entrato dal tetto di un'abitazione vicina all'appartamento delle due donne, pensando che a casa non ci fosse nessuno. E invece il 30enne prima incontra Filippa Mogavero, al terzo piano della palazzina. Dopo una colluttazione la donna viene legata. Nel frattempo rientra Lucia, la sorella, con un vassoio di dolci per festeggiare l'onomastico. L'uomo le chiede i soldi. Lei è disposta a dargliene anche di più. Lui, dice, di "accontentarsi" di 200 euro. La donna cede, gli dà i soldi e gli getta contro anche un mazzo di chiavi, intimandogli che tanto lo conosceva di vista perché era un frequentatore della piazza e lo avrebbe denunciato. In quel momento, secondo il racconto del fermato, ancora tutto da verificare, la donna avrebbe preso un coltello e Mogavero, sostiene, si sarebbe difeso uccidendola, sgozzandola. Poi sarebbe salito al piano di sopra e ucciso con una coltellata alla gola l'altra sorella per paura di essere denunciato.

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