Su di lui pendono un mandato di cattura internazionale e un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito di un'inchiesta della procura di Roma. È stato fermato in aeroporto dopo 7 mesi di latitanza. Ora è in attesa del procedimento di estradizione
Giancarlo Tulliani è stato arrestato a Dubai dove viveva da latitante dallo scorso marzo. Su di lui pendono un mandato di cattura internazionale e un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per riciclaggio nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma. L’arresto sarebbe avvenuto giovedì. Al momento è in attesa del procedimento di estradizione.
La ricostruzione dell'arresto
I legali di Tulliani hanno spiegato le fasi dell’arresto: “Si trovava all'aeroporto di Dubai dove ha accompagnato la sua compagna che si doveva imbarcare. All'interno dello scalo si è imbattuto in due giornalisti italiani ed ha sollecitato l'intervento della polizia lamentando di essere infastidito da questi ultimi. Gli agenti, nell'identificare tutti e tre, hanno scoperto che su Tulliani pendeva un ordine di cattura internazionale e hanno proceduto all’arresto”, hanno detto Titta e Nicola Madia, legali della famiglia Tulliani. I due giornalisti sono stati lasciati andare. Invece domenica si terrà l'udienza di convalida dell'arresto. "Adesso si avvierà la procedura di estradizione al termine della quale le autorità di Dubai potranno concedere o meno il suo trasferimento in Italia".
La latitanza dorata
Tulliani, fratello della compagna dell'ex leader di An Gianfranco Fini, era latitante dal 20 marzo scorso. In quella data la magistratura romana ha emesso nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta, su una presunta attività di riciclaggio. Per i magistrati a Tulliani va attribuita una "strategia criminale reiterata", agevolata da contatti politici e dalla sua capacità di muoversi a livello internazionale che giustifica la detenzione in carcere. Negli ultimi mesi, diversi giornali hanno pubblicato le sue foto a Dubai, dove ha vissuto una latitanza “dorata”.