Ogni anno ci sono 3,5 milioni di decessi per inquinamento atmosferico. Il 22% avviene in Paesi con meno controlli ambientali e prezzi più competitivi per le esportazioni
I Paesi poveri pagano il conto due volte. Non solo spesso producono beni che vengono poi consumati in altri Paesi più ricchi, ma soffrono anche dei danni alla salute che da quelle produzioni derivano.
I numeri - Secondo una ricerca condotta in collaborazione fra diverse università mondiali, fra le quali quella della California e di Pechino, il 22% dei 3,5 milioni di morti all'anno nel mondo per inquinamento atmosferico è dovuto alla produzione di beni e servizi che vengono consumati in Paesi diversi da quelli di produzione.
Meno controlli e costi più bassi - "Se il costo dei prodotti importati è più basso, a causa di controlli sull'inquinamento dell'aria meno stringenti nelle regioni dove vengono fabbricati – scrivono gli autori della ricerca - allora i risparmi dei consumatori possono avvenire al prezzo di vite perse altrove".
<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="en"><p lang="en" dir="ltr">Outsourcing manufacturing halfway across globe, also outsources deaths from dirty air: 750K/year. study calculates; <a href="https://t.co/MdiDYjBfpr">https://t.co/MdiDYjBfpr</a> <a href="https://t.co/Q3N5hWT3iY">pic.twitter.com/Q3N5hWT3iY</a></p>— seth borenstein (@borenbears) <a href="https://twitter.com/borenbears/status/847158368460558336">March 29, 2017</a></blockquote>
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