Dal 16 settembre al Museo di Santa Caterina
(ANSA) - TREVISO, 07 FEB - Treviso e il Museo di Santa Caterina dedicano al suo più grande pittore, Paris Bordon (Treviso 1500 - Venezia 1571), definito dallo storiografo veneziano Marco Boschini, il "Divin Pitor" - termine che ha usato solo per Raffaello e Tiziano - la più ampia monografica mai realizzata finora con opere eccezionali, molte delle quali mai esposte in Italia. Tele provenienti dai più prestigiosi musei del mondo tra i quali l'Ermitage di San Pietroburgo, la National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, l'Ashmolean Museum di Oxford, le Gallerie degli Uffizi di Firenze e i Musei Vaticani.
La retrospettiva, inizialmente prevista dal 25 febbraio al 26 giugno 2022, è stata rinviata al 16 settembre fino al 15 gennaio 2023 alla luce dell'attuale situazione sanitaria e della proroga dello stato d'emergenza al 31 marzo. La rassegna, che costituisce una novità assoluta, racconta la varietà e la ricchezza della produzione dell'artista trevigiano attraverso i suoi sensuali ritratti femminili - dai primi, fortemente influenzati da Palma il Vecchio e Tiziano (in mostra verrà esposto il più antico ritratto del 1523, proveniente dall'Alte Pinakothek di Monaco) a quelli più tardi segnati da un sofisticato manierismo - attraverso le rappresentazioni mitologiche, le splendide allegorie, le scene sacre delle grandi pale d'altare e le piccole opere destinate alla devozione privata. In occasione dell'esposizione verrà, inoltre, appositamente restaurata la monumentale pala d'altare San Giorgio e il drago, proveniente dai Musei Vaticani.
Un itinerario di confronti e rimandi, curato dal Dirigente alla Cultura, Musei, Biblioteche e Turismo del Comune di Treviso, Fabrizio Malachin, permetterà di riscoprire capolavori disseminati all'interno del territorio trevigiano e veneto come la Consegna dell'anello al doge di Paris Bordon, conservata alle Gallerie dell'Accademia di Venezia. (ANSA).