Polizia stronca guerra bande rivali per controllo territorio
(ANSA) - PADOVA, 21 GEN - Un'operazione antidroga della polizia di Padova, coordinata dalla Dda di Venezia, contro un'associazione per delinquere gestita da tunisini ha portato all'esecuzione di un provvedimento restrittivo per 21 persone che vivono tra Padova e provincia. La Squadra Mobile ha accertato che i componenti l'associazione acquistavano partite di cocaina e hashish che venivano vendute ad una vasta e stabile cerchia di clienti (oltre 230 quelli verificati). L'indagine è iniziata nel 2018 dopo il ferimento a Padova di un tunisino, aggressione che risultò collegata ad altri analoghi episodi, verificatisi nello stesso giorno: un tentato omicidio all'Arcella; altri due accoltellamenti in un'altra zona di Padova. Le aggressioni erano parte di una "spedizione punitiva", inserite in una "escalation" di scontri e rappresaglie riconducibili a una "guerra" tra bande rivali di spacciatori tunisini per il controllo del territorio. Tra gennaio e febbraio 2019 vi furono altre risse dove i contendenti si erano affrontati con mazze, spranghe, coltelli, machete e "bombole" di gas lacrimogeno. Nel frattempo la polizia aveva ricostruito il ruolo di ognuno nell' organizzazione e ad individuare la rete dei clienti. I capi erano due fratelli tunisini i quali avevano coinvolto e 'arruolato' anche altri familiari (i propri genitori e fratelli), e reclutato numerosi altri associati, alcuni fatti giungere in Italia dalla Tunisia. Inoltre furono cooptati vari spacciatori, integrandoli nell'associazione. Chi sgarrava veniva estromesso dal gruppo e, in casi più gravi, punito severamente.
Parte del guadagno dello spaccio era speso per l'acquisto di altra droga o reinvestito all'estero. Tra il 2018 e il 2019 uno degli indagati ha mandato centinaia di migliaia di euro in Tunisia per l'acquisto di beni immobili ed attività commerciali.
(ANSA).